Antica tradizione della benedizione delle acque delle Terme Luigiane
Le Terme Luigiane, che da lunedì scorso hanno aperto lo stabilimento “Termae Novae” dando il via alla nuova stagione termale con le cure inalatorie, ritornano al passato con la celebrazione della festa dell’otto maggio, dedicata alla Festa dell’Ascensione del Signore, quando la comunità del territorio si ritrovava nella chiesetta del posto per la cerimonia della benedizione delle acque termali ed era una felice occasione per dare il via ai festeggiamenti, visitando e soffermandosi nello stabilimento.
Domenica 8 maggio sarà il Vescovo di San Marco Scalea, Leonardo Bonanno, a ripristinare questa consuetudine del passato, celebrando alle ore 10,30 nella chiesetta delle Terme la Santa Messa, dove interverranno le persone residenti nel posto, la dirigenza della S.A.TE.CA con i suoi azionisti e i lavoratori delle Terme stesse; mentre a seguire ci sarà la processione e la benedizione delle acque termali nell’area della sorgente.
Intanto il Sindacalista della Cisl, Gerardo Bianco, che nei giorni scorsi ha incontrato diversi lavoratori delle Terme Luigiane per un esame della situazione in prospettiva dei futuri impegni finalizzati alla ricerca del nuovo gestore, secondo gli accordi sottoscritti tra la Regione Calabria, i Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese e la S.A.TE.CA. S.p.A., è intervenuto con una sua dichiarazione. In essa si precisa che “finita la fase di emergenza, scongiurata la chiusura delle Terme Luigiane, bisogna essere vigili e attenti, anche come forza sindacale, nel costruire un percorso che porti ad uno sviluppo della zona, la quale deve avere nelle Terme il fulcro di rilancio e crescita economica e sociale dell’intera area del tirreno. Sviluppo che non può che avere come protagonisti i due Comuni e la stessa S.A.TE.CA. Infatti, chi meglio di questa azienda – ha puntualizzato il sindacalista Gerardo Calabria – che ha investito e ha interessi importanti nel territorio, può dare il suo contributo fattivo, riprendendo quel dialogo con i vari soggetti coinvolti indispensabile e utile alla stabilizzazione delle politiche produttive del territorio”.
“La Cisl si è già mossa in questa direzione creando sinergie e costruendo un percorso che sia inclusivo delle parti e che le impegni, ognuno per le proprie competenze, ad un accordo sulla crescita del territorio. La Cisl in questo deve creare quell’equilibrio tra occupazione e costo del lavoro, senza derogare alle regole e creare occupazione più stabile possibile, con un occhio rivolto al lavoro nero, piaga della nostra Calabria – ha concluso il sindacalista della Cisl- che deve essere combattuta in ogni ambito dove si annida”.
Nel frattempo ed in attesa del 23 maggio, quando saranno a disposizione tutte le altre cure termali, all’interno delle strutture termali si sta lavorando per predisporre nuovi servizi e migliorare il rapporto con la clientela, ad esempio con la creazione di una terza sala humage molto richiesta lo scorso anno. Come noto anche per questa nuova stagione è stata avviata una campagna finalizzata a favorire le cure termali a gruppi di anziani e a cittadini appartenenti a categorie economicamente svantaggiate, bisognosi di cure termali, che sono a carico del servizio sanitario nazionale e che risultano residenti nei vari comuni della Calabria. Per questi gruppi, composti di almeno 40 persone, è previsto un contributo di 400,00 Euro più IVA, destinato alla copertura del costo del trasporto.
In difesa dello stato occupazionale dei lavoratori la S.A.TE.CA sta compiendo ogni sforzo per cercare di recuperare il tempo perduto, causa l’incertezza della riapertura della nuova stagione, per riconfermare gli stessi dati assistenziali dello scorso anno, che si è chiuso con 442.078 cure erogate a fronte di 19.458 clienti; 30.621 presenze negli alberghi con 3.571 arrivi, con una presenza extra regionale pari al 23% sul totale dei 19.458 clienti.