Grande partecipazione al convegno sui 200 anni della Provincia
Promosso dall’associazione culturale Anassilaos, si è tenuto l’incontro dedicato ai duecento anni dell’istituzione della Provincia di Calabria Ultra Prima, cioè dell’Ente Provincia di Reggio Calabria. Relatore Francesco Arillotta, storico e componente della Deputazione di Storia Patria della Calabria il quale, richiamando una serie di documenti, ha ripercorso i momenti salienti della vita dell’Ente, a partire da quel I° maggio 1816, giorno in cui sul foglio ufficiale del Governo Botbonico, fu pubblicata la legge che prevedeva la nuova organizzazione del regno di Ferdinando II, nella quale la Calabria veniva suddivisa in tre province, con la istituzione, appunto, della Calabria Ultra Prima, con capoluogo Reggio.
Arillotta ha ricordato che i Reggini, grati al sovrano, denominarono il Corso principale della città ‘Corso Borbonio’, la strada di collegamento con il mare: ‘Strada Reale’, e la piazza principale, oggi Piazza Vittorio Emanuele II ma conosciuta dai più come Piazza Italia, ‘Piazza dei Gigli’. Il tutto completato dalla erezione di una bella statua, opera dello scultore napoletano Angelo Solari, che fu eretta al centro della piazza il 19 agosto 1828. Per ospitare i nuovi uffici – ha ricordato il relatore - il Comune acquistò il sontuoso palazzo del Sottintendente Carlo Plutino, che occupava buona parte dell’area oggi occupata proprio dal Palazzo Alvaro. Le specifiche competenze dell’Ente riguardavano la rete stradale, all’epoca appena accennata, l’assistenza agli orfani e agli abbandonati, la sanità pubblica. E nel corso degli anni su tali incombenze l’Amministrazione si distinse per l’efficienza del suo operato. Le strade provinciali si estesero rapidamente, collegando fra loro tutti i centri grandi e piccoli del territorio.
Significativa l’opera di costruzione di edifici idonei: l’Ospedale Psichiatrico, l’Orfanotrofio, i tre Brefotrofi. Altro campo di azione fondamentale è stato quello dell’istruzione superiore, concretizzatasi anche qui nella costruzione e gestione di fabbricati insigni, nei quali otto generazioni di giovani si sono avvicendati nell’apprendere. Arillotta ha anche citato episodi particolari, accaduti nello scorrere dei decenni, come i cantieri di lavoro ante litteram che l’Intendente Bonaventura Palamolla organizzò nel 1828 per venire incontro alla popolazione dei dintorni afflitta da perdurante carestia, e con i quali si aprirono diverse strade cittadine, fra cui proprio la strada che da allora porta il suo nome.
Nel percorrere poi le tappe dell’attività dell’Ente Provincia, lo studioso ha evidenziato il ruolo svolto nel sostenere la cultura, a cominciare dagli aiuti forniti a quanti dimostravano capacità artistiche, richiamando l’attenzione dell’ uditorio sull’ingente patrimonio di opere d’arte conservato nelle sale del palazzo, a cominciare da quelle che nobilitano la Sala Consiliare. Egli ha sottolineata la stranissima coincidenza della ricorrenza del secondo secolo di vita con la soppressione dell’Ente stesso, esprimendo vivo rammarico per una decisione politica che ha determinato la fine di una Istituzione che, ben radicata sul territorio, ne ha sempre saputo interpretare al meglio bisogni e interessi. “L’augurio è – ha concluso Arillotta – che la Città Metropolitana di Reggio Calabria, che ricalca i confini fisici e le finalità istituzionali dell’Ente Provincia, ne raccolga con consapevolezza la grande eredità e sappia ulteriormente promuovere quel progresso sociale e civico che Esso seppe garantire per duecento anni alle nostre popolazioni.”