Spatara (Sovranità): “Sostegno al comitato cittadini contro centro accoglienza a Girifalco”
“Esprimo apprezzamento per la decisione intrapresa da un gruppo di persone nella ridente cittadina di Girifalco che da qualche mese ha costituito un comitato spontaneo contro la decisione di aprire un centro di accoglienza per immigrati sul loro territorio”. Così Bruno Spatara, coordinatore provinciale di Sovranità – Prima gli Italiani.
“Diverso tempo fa, – spiega – sono intervenuto a tal proposito spiegando con dovizia di particolari i motivi del nostro dissenso in merito all’apertura di un centro di accoglienza le cui finalità non portano alcun beneficio alla comunità di Girifalco ma, al contrario, possono creare momenti di alta tensione in una cittadina che ha sempre vissuto nella più assoluta tranquillità. Inoltre, in seguito ad un incontro con i membri del comitato – prosegue - ho appreso della reticenza da parte del sindaco e di tutta l’amministrazione nel confrontarsi con i cittadini. Mi domando come mai non si sia svolto un consiglio comunale aperto su tale questione dal momento lo stesso comitato ha avanzato più volte delle richieste in tal senso ed ha avviato altresì una raccolta di firme per opporsi all’apertura del centro di accoglienza”.
“Sovranità- Prima gli Italiani, - incalza - la cui posizione riguardo al fenomeno immigrazione è chiara ed è scevra da una qualsiasi forma di razzismo, intende sostenere ed appoggiare tutti quei cittadini di Girifalco che si oppongono all’apertura di tale centro di accoglienza sulla quale c’è poca chiarezza. Infatti, inizialmente il progetto era rivolto all’accoglienza di minori, dopodiché la destinazione d’uso finale è stata trasformata in un vero e proprio centro di accoglienza - business e fonte di guadagno dei giorni nostri da parte di cooperative ed associazioni spesso legate a partiti e politici ed anche a componenti mafiose sui vari territori, come avvenuto con inchieste nazionali (vedi Mafia Capitale)”.
“Su tale questione – continua Spatara - trovo molto ambigua la posizione della Cgil, con in testa il suo segretario provinciale che è del luogo, il quale a Lamezia si è battuto per la chiusura del centro immigrati mentre a Girifalco ne vuole l’apertura. Da qui – conclude - sorge spontanea una domanda accompagnata dal legittimo dubbio che giro alla segretaria catanzarese della Cgil: cui prodest?”.