In tre incendiano l’auto di un pubblico ufficiale, aveva indagato su uno di loro
Danneggiamento a scopo di incendio e violenza privata: sono questi i reati di cui rispondono il 23enne A.D., il 44enne L.F.A. e il 26enne B.S.. I tre avrebbero agito ai danni di L.S., 47 anni, e della moglie B.M., 44, entrambi difesi dall’avvocato Ettore Zagarese.
Nel corso dell’articolata camera di consiglio dinanzi al Gip Ciarcia, è stata ammessa la costituzione di parte civile delle persone offese, è stato dichiarato lo stralcio di alcune posizioni, trattenute presso l’ufficio del Gip, ed è stato disposto uno degli imputati il rinvio al vaglio dibattimentale.
Gli avvenimenti | Secondo la pubblica accusa, i tre avrebbero incendiato un’autovettura intestata a B.M., ma in uso al marito L.S., fino a distruggerla e a renderla inutilizzabile. Il movente individuato dagli inquirenti sarebbe da rintracciare in un avvenimento accaduto qualche tempo prima: L.S. è un pubblico ufficiale, sovrintendente della polizia di Stato, che, in adempimento al proprio dovere, aveva in precedenza ai fatti svolto indagini nell’ambito di un procedimento che vedeva A.D. prima indagato, poi attinto da misura cautelare e infine condannato in primo grado per stalking.
Sempre secondo la pubblica accusa, i tre avrebbero agito in concorso tra di loro: A.D., difeso dall’avvocato Andrea Salcina, sarebbe stato il mandante; L.F.A., difeso dall’avvocato Luigi De Gaetano, l’esecutore materiale; mentre B.S., difeso dall’avvocato Carmine Oliverio, si sarebbe limitato ad accompagnare L.F.A. sul luogo del delitto.
Le prossime udienze | Dopo la costituzione delle parti, le persone offese, con il patrocinio dell’avvocato Zagarese, hanno chiesto di costituirsi parte civile. Gli imputati L.F.A. e B.S. hanno chiesto di essere ammessi al giudizio con il rito abbreviato, mentre la difesa di A.D. concludeva per il proscioglimento. Il Giudice per le indagini preliminari ha ammesso i primi due al rito abbreviato, fissando l’udienza al prossimo 25 maggio, e ha rinviato a giudizio A.D. disponendo l’inizio del dibattimento dinanzi al Tribunale di Castrovillari per il prossimo 17 ottobre.