Corbelli, appello per disabili in attesa assunzione
Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, attraverso un comunicato, rivolge un appello al Presidente della Regione e Commissario della sanita', Giuseppe Scopelliti, per "i sette disabili che - spiega - da oltre un anno, dopo aver sostenuto il colloquio ed essere stati sottoposti alle visite mediche, aspettano di essere assunti all'ospedale di Cosenza". Corbelli, che ha ricevuto una richiesta di aiuto da parte di questi giovani diversamente abili, parla di "un'ingiustizia che penalizza proprio le categorie protette che dovrebbero essere quelle beneficiarie di diritti previsti dalla legge. Non si puo', invocando come giustificazione sempre il famigerato piano di rientro dal debito sanitario, - afferma - penalizzare finanche i diversamente abili che hanno, dopo regolare colloquio e visite mediche, acquisito il diritto all'assunzione nel pubblico impiego, nella fattispecie all'Azienda ospedaliera di Cosenza. Questi giovani portatori di handicap invece, come mi hanno scritto e detto per telefono, continuano ad essere letteralmente ignorati e discriminati, si vedono la porta sbattuta in faccia, i loro diritti calpestati. La loro indignazione va compresa, la loro giusta e sacrosanta protesta condivisa e sostenuta. Chiedo al presidente Scopelliti - continua - di intervenire, di sanare questa situazione, di eliminare questa ingiustizia, di far rispettare il diritto dei sette disabili di essere assunti. Il nuovo corso della sanita' che vuole perseguire la Giunta Scopelliti in Calabria non puo' penalizzare anche le categorie protette. Non si puo' pensare di sanare la voragine dei debiti della sanita' cancellando il sacrosanto diritto dei disabili di essere assunti. Sono altri e ben piu' consistenti i veri sprechi che vanno eliminati. Al Governatore Scopelliti chiedo di far rispettare i diritti dei disabili e dei cittadini utenti, gli chiedo di dare soluzioni ai gravi problemi della (mala)sanita' calabrese, causa purtroppo anche di tante morti assurde. Non basta, per affrontare la grave, drammatica emergenza sanita', solo una politica di rigore e di sacrifici, di lacrime e sangue. Bisogna salvaguardare i diritti di tutti, - conclude - in particolare dei disabili e delle categorie piu' povere, deboli ed emarginate".