Festival pianistico Pitagora, Stillo “incanta” la Basilica di Crotone
Tecnica brillante e chiara in una mano vellutata sono state le prime caratteristiche evidenziate nel concerto del pianista Alfredo Salvatore Stillo, Mercoledì 11 maggio scorso, presso la Basilica Cattedrale di Crotone in occasione del I Festival pianistico “Pitagora” Città di Crotone, organizzato dalla Società Beethoven.
Man mano, però, che il programma si sviluppava, abbiamo dovuto riconoscere che accanto alle doti tecniche il giovane pianista possedeva una musicalità e un gusto oltre ad una preparazione da artista veramente completa e che hanno dato corposità ad un evento di grande spessore.
Estro vivace e sapiente nel dosare accompagnamenti e melodia, tinta poetica nelle frasi e brillante accuratezza nel dare luce incisiva alla traccia melodica. Un itinerario musicale quello prodotto ed evidenziato dal pianista Stillo in cui non si sa se ammirare prima la bellezza del timbro prodotto o delle intenzioni.
Non dimentichiamo poi la bella carrellata di pagine che partendo da Scarlatti e Bach approdavano ad un monumentale Liszt. Un pianismo, invece, postbeethoveniano, nell’improvviso con variazioni di Schubert dove ritroviamo una cantabilità quasi belliniana impreziosita da una lettura interpretativa ed una discorsività musicale sottolineata da rallentandi e agogiche molto personali.
Mentre Ravel è stato presentato come il pianista e compositore di rottura col classicismo puro per proiettarsi nella pittura descrittiva che ha letteralmente prevalso nella “leggenda” di Liszt. Sonorità ricche, dinamiche calibrate, condotta esecutiva equilibrata un Liszt pittorico e che mette in luce la sua innata virtuosità tecnica, sono stati tutti questi gli elementi che hanno fatto veramente balzare in piedi il numerosissimo pubblico presente che ha tributato applausi calorosi al giovane esecutore.
Un concerto che certamente non dimenticheremo, terminato con due bis, uno un preludio di Chopin e il secondo una piccola composizione personale dell’artista, una preghiera alla Madonna di Capocolonna.