Infrazioni rifiuti, chiesta sospensione procedimenti
In merito alla problematica emersa a seguito delle procedure attivate dal Ministero dell’Economia e Finanze sugli oneri finanziari derivanti dalle sanzioni inflitte all'Italia dalla Corte di Giustizia UE per violazioni della normativa in materia di rifiuti (discariche abusive) ed all’attivazione della procedura di rivalsa a carico delle amministrazioni responsabili, durante la riunione tecnica della Conferenza Unificata, che ha visto il confronto tra Governo le Regioni ed Anci, da parte delle Regioni è stata richiesta la sospensione dei procedimenti attivati dal Ministero dell’Economia e Finanze e la rivisitazione dei dati trasmessi dal Ministero dell’Ambiente già allegati alla sentenza della Corte europea in quanto gran parte dei siti segnalati risultano già oggetto di interventi avanzati di Bonifica.
La tematica- informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta- è stata ribadita dall’Assessore all’Ambiente della Regione Calabria Antonella Rizzo che, facendo propria la sollecitazione ricevuta dall’ANCI Calabria, durante la riunione politica della Commissione Ambiente ed Energia in seno alla Conferenza delle Regioni, ha sollecitato i colleghi delle altre regioni a proporre strategie condivise in merito.
Tra i punti salienti su cui si è richiesto intervento congiunto della Conferenza Unificata vi sono: la reale individuazione delle responsabilità ai vari livelli istituzionali, la richiesta di trattazione caso per caso dei vari siti oggetto d’infrazione e la richiesta di sospensiva delle procedure di diffida ritenute non conformi. In ogni caso la Regione Calabria attiverà da subito in autotutela le procedure previste dalla legge per la difesa dei diritti economici dei singoli comuni.