Sebi Romeo su modalità nomina responsabili vigilanza e controllo
"Le nomine di vigilanza e controllo, su cui il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto avrebbe potuto esercitare autonomamente i poteri sostitutivi previsti dalla legge, si devono contraddistinguere per la terzietà e l’imparzialità di chi va ad assumere quelle cariche. Ecco perché la decisione di procedere per sorteggio e in diretta streaming, assunta da Irto, è una rivoluzione copernicana che merita di essere sostenuta e condivisa".
E' quanto sostiene Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale.
"Altro che boutade - continua la nota - come improvvidamente sostiene il centrodestra, che dimostra di essere disinformato sulle più recenti tendenze normative, visto che la stessa procedura si applica per legge ai revisori dei conti negli enti locali. Un orientamento, quest’ultimo, che si fa sempre più strada quando si tratta di incarichi che attengono al controllo, alla vigilanza e alla garanzia, che per definizione devono contraddistinguersi per il loro assoluto equilibrio e per l’equidistanza da tutte le parti politiche.
Di fronte a una rottura così forte con il passato, a una cesura così radicale rispetto alle logiche nefaste della scorsa legislatura, le critiche del centrodestra si spiegano solo con la paura di non poter occupare qualche postazione. Oltretutto, fa sorridere l’atteggiamento di qualcuno che, all’interno della minoranza, di giorno e a microfoni spenti plaude al sorteggio, di sera e pubblicamente cambia idea e critica. E suona politicamente risibile il fatto di citare una lettera che è stata formalmente depositata soltanto dopo la comunicazione del sorteggio fatta dal presidente Irto. Basta controllare il protocollo del Consiglio regionale per svelare questa piccola e patetica bugia.
Al di là di questo, il cuore della questione è che la politica, con la decisione di procedere per sorteggio, non ha abdicato alle proprie responsabilità. Anzi, ha compiuto un atto di serietà e di attenzione verso il bene comune, decidendo di attribuire la vigilanza e il controllo, su enti e società che svolgono compiti assai delicati, a soggetti che non potranno certo essere tacciati, stanti le scelte attuate, di essere di parte.
In questa regione il clima è cambiato e la strada del cambiamento è stata intrapresa, giorno dopo giorno ed a tutti i livelli. Una strada difficile e faticosa, voluta dal presidente Oliverio e condivisa dai membri della sua maggioranza, dalla quale non si torna più indietro".