Contributi pubblici a lavoratori e proprietari terrieri deceduti, 150 indagati
La Guardia di Finanza di Vibo Valentia, nell’ambito di un piano nazionale avviato dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, indirizzato al controllo della corretta erogazione di contributi comunitari nel settore agricolo, ha effettuato 160 verifiche riscontrando numerose irregolarità.
L’attività ha consentito di rilevare la percezione illecita di 2,2 milioni di euro di contributi e di segnalare all’Autorità Giudiziaria 77 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri e falsità materiale in atti pubblici.
Sono state scoperte domande di accesso ai contributi firmate da persone decedute; contratti di affitto di terreni in cui una delle parti contraenti è risultata morta prima della stipula; finanziamenti ottenuti grazie all’utilizzo di titoli falsi su particelle catastali di terreni pubblici e, addirittura, ricevuti da persone sottoposte a misure di prevenzione antimafia o utilizzando terreni confiscati alla criminalità organizzata.
In diversi casi le condotte illecite rilevate sono state realizzate grazie al coinvolgimento di alcuni centri di assistenza incaricati di istruire le pratiche. Tra gli indagati figurano difatti 12 persone che operano, con varie qualifiche, in questi centri e che, con riferimento ai contributi erogati a soggetti deceduti, avrebbe predisposto falsamente le Domande Uniche di Pagamento datate successivamente alla morte dei titolari delle imprese beneficiarie dei finanziamenti pubblici, mentre nei casi in cui i benefici siano stati concessi su Particelle Pubbliche non avrebbero effettuato i controlli preliminari di pertinenza.
Oltre alle violazioni penali, in relazione alle quali sono state avanzate proposte di sequestro preventivo per oltre 2 milioni di euro, sono stati segnalati alle Autorità Amministrative 32 soggetti (per violazioni amministrative quantificate in oltre 113 mila euro) ed alla Corte dei Conti 40 persone ritenute responsabili di danni erariali quantificati in circa 150 mila euro.
“Continua l’azione della Guardia di Finanza vibonese a tutela dei numerosissimi imprenditori onesti, con un impegno – fanno sapere le fiamme gialle - sempre maggiore, teso a contrastare e debellare le frodi e la conseguente sleale concorrenza”.