‘Ndrangheta: dalla Germania apprezzamenti alle norme italiane
Il presidente del BKA, Joerg Ziercke, nella sua introduzione ha espresso particolare apprezzamento per le norme italiane finalizzate all'impoverimento della criminalità organizzata con sequestro e confisca dei loro beni. La legge italiana , ha ribadito Ziercke, e' un esempio normativo.
Il Capo della Polizia Antonio Manganelli al tavolo della riunione con i vertici del BKA ha illustrato un’analisi dettagliata di cio' che rappresenta la 'ndrangheta. Le recenti operazioni testimoniano la particolare aggressivita' che lo stato ha posto in essere negli ultimi due anni contro la 'ndrangheta che consta di una strategia che mira al cuore di questa organizzazione criminale. Tutto cio' ha innescato una reazione scomposta tramite segnali di forte intimidazione contro i magistrati inquirenti come non aveva mai fatto nella sua storia criminale. L'analisi e' stata fatta da un Capo della Polizia che per anni ha lavorato sul campo contro organizzazioni criminali in Italia: perfetto conoscitore quindi dei meccanismi sociali, familiari e territoriali che sono il substrato di questa organizzazione. Il Capo della Polizia nel concludere il suo intervento, con il pragmatismo che deriva dalla sua stessa storia professionale, ha lanciato il percorso per rafforzare la collaborazione tra i due Paesi. "Saranno istituiti corsi di formazione congiunti per l'individuazione di patrimoni illeciti accumulati dalla ‘ndrangheta e per questo potrebbe essere interessante valutare di allargare la task force, secondo le necessita', e senza snaturare il modello operativo vincente che ha rappresentato la collaborazione tra Italia e Germania" ha ribadito Manganelli. "L'Italia rappresenta una best practices per le indagini patrimoniali - ha continuato il Capo della Polizia -. Gli investigatori italiani hanno fatto ormai un salto di qualita' ponendo la stessa determinazione nelle indagini sia verso i mafiosi che verso i loro patrimoni". "È avvenuto quel salto culturale che supera la legge - ha aggiunto - indagare sui mafiosi o sui loro patrimoni e' di fatto la stessa cosa. Per gli investigatori e' un successo vedere destinata la casa del boss dei Casalesi ad Ufficio di Polizia. Cio' rappresenta un segnale fortissimo per il territorio poiche' su quella casa compare oggi la bandiera italiana, cioe' lo Stato". "L'azione congiunta della polizia italiana e tedesca sara' una vera e propria "Duisburg" per la 'ndrangheta', ma una Duisburg fatta di legalita' e giustizia"lo ha detto stamane il Prefetto Manganelli durante l'incontro con il presidente del BKA Joerg Ziercke. Dal 15 agosto di 3 anni fa ad oggi la task force composta dai due paesi Italia e Germania ha raggiunto risultati straordinari: sono state infatti arrestate 200 persone su mandati europei emessi dall'Italia e dalla Germania, mandati emessi nei confronti di vari personaggi coinvolti a vari livelli nell'organizzazione criminale. "Non dobbiamo dimenticare che gli autori di quella strage sono stati assicurati alla giustizia", ha sottolineato Manganelli. Alla luce di tali eccezionali risultati la riunione di oggi si e' proposta di fare un ulteriore salto di qualita': colpire insieme ai mafiosi i beni da loro accumulati, strategia peraltro fortemente voluta dal Ministro dell'Interno Roberto Maroni. "Con oggi abbiamo gettato le basi affinche' nella prossima riunione ,che si terra' in Italia, formalizzeremo un protocollo tecnico per varare le migliori procedure per l'individuazione dei beni e sottoporli a sequestro e successiva confisca" ha concluso Manganelli. La riunione di oggi segna il rafforzamento dell'azione di contrasto contro il fenomeno della 'ndrangheta e fortifica la collaborazione tra Italia e Germania.