Il comitato civico spontaneo tuona sul “Parco San Giovannello”
“Mentre l’amministrazione comunale di Reggio glissa sulle vere emergenze della città, abdicando al ruolo che gli elettori gli hanno assegnato e cioè quello di governare, il Parco San Giovannello rischia di cadere nel dimenticatoio, immerso nelle nebbie della burocrazia e della mala politica. Questo che sarebbe dovuto essere l'unico parco urbano della città che, con oltre due ettari di territorio attrezzato, avrebbe dovuto rappresentare l'opportunità per lo sviluppo di attività di grande rilevanza ambientale e sociale" - scrive in una nota il Comitato Civico "Difendi Parco San Giovannello" - rischia di rappresentare l'ennesima incompiuta”.
“Tale opera – continua il Comitato – inserito nel P.I.S.U. della Città di Reggio Calabria e cofinanziato dal POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE VIII CITTÀ, aveva come obiettivo primario quello di dare rilievo e vivibilità ad un' area fortemente degradata, recuperata dalla demolizione delle ex case minime la cui destinazione avrebbe dovuto prevedere la realizzazione di parcheggi per circa 50 posti auto, di una piazza posta su due livelli, in cui troverebbero posto ampi spazi adibiti all'allocazione di giostre per bambini, di un campo da bocce, il tutto inserito all'interno di una ampia superficie a verde attrezzato comprendente camminamenti pedonali e di sosta , di un laghetto con giochi d'acqua, per una superficie complessiva di circa 17.000 mq”.
“In una città come la nostra dove gli spazi da adibire ad attività ludico-ricreativa in particolare per i bambini sono quasi assenti, quello che sarebbe dovuto essere uno dei punti di forza della città, quale il “Parco San Giovannello” si trova in uno stato di totale abbandono. Non si conoscono le previsioni in ordine al suo completamento, né - prosegue il Comitato - l’amministrazione comunale ha inteso rendere pubbliche le motivazione per le quali l’opera in questione non è stata ultimata, né si conoscono le motivazioni per le quali non è stato avviato l'iter per la gestione”.
“Su questa opera strategica – continua il Comitato - che avrebbe dovuto rappresentare il simbolo di riscatto sociale e di rigenerazione urbana, si rischia di veder vanificate le aspettative dei cittadini e ancor peggio di trasformarsi, in un area di degrado a rischio vandalismo. Quel cancello, rigorosamente chiuso, è l' emblema dell'ennesimo fallimento di una amministrazione, quella comunale, che antepone inutili proclami alle richieste di risposte da parte della comunità reggina ormai stanca e disillusa da chi non dimostra ancora una volta una concreta capacità di azione sul territorio”.
“Da quasi un mese – conclude il Comitato – aspettiamo una risposta chiara ed esaustiva , rispetto ai tempi ed alle modalità di completamento di questa ennesima incompiuta. Questa amministrazione, almeno nei proclami incentiva la partecipazione dei cittadini nella gestione della cosa pubblica, ma quando questi si organizzano e chiedono a gran voce ascolto e risposte , si trincera dietro un preoccupante e assordante silenzio. È questa la concreta dimostrazione di scarso senso civico, chiaro emblema che il manovratore non vuol essere disturbato e ancor peggio dimostra insensibilità ed inefficienza nella gestione di un territorio comunale che sempre di più sprofonda nel degrado”.