Calcio juniores, l’amarezza dei Giovanissimi e la gioia degli Allievi

Calabria Sport

L’amarezza, la gioia ed il dramma, sportivo si intende. Cominciamo con il suicidio dei ragazzi di Mister Andreoli che con la qualificazione in pugno grazie al gol di vantaggio firmato da Perri al 40’ del primo tempo e ad una gara giocata sempre in controllo dell’avversario, patisce la dura legge del calcio: dopo aver fallito una ghiotta occasione con Gazzaneo, infatti, negli ultimi dieci minuti subisce due reti ad opera di Di Nicola all’82’ e di Ciccone all’88’ che regalano all’Umbria il passaggio ai quarti di finale.

A fine gara la delusione nei volti dei ragazzi e dello staff è significativa: questa squadra avrebbe meritato ben altri risultati. Un gruppo di ragazzi in gamba, guidati da un tecnico professionista, Angelo Andreoli, che alla sua seconda esperienza raccoglie un altro insuccesso che brucia, e non poco. La gara è stata sin dall’inizio nel controllo totale di Caliò e compagni: subito Geria con un sinistro dalla grande distanza coglie la traversa strozzando in gola l’urlo di gioia della tribuna del Centro Tecnico Federale piena in ogni ordine di posto.

L’Umbria sembra dover capitolare da un momento all’altro, ma riesce pian piano a creare qualche grattacapo alla retroguardia calabrese, complice il vento a favore. A sbloccare la gara ci pensa Perri al 42’ approfittando di una uscita scellerata del portiere ospite depositando la sfera a porta sguarnita. La ripresa segue lo stesso canovaccio del primo tempo, con l’Umbria che non riesce a trovare il pertugio giusto grazie anche alla eccellente intesa del reparto difensivo ottimamente diretto da Carvelli e Stirparo. Per ben due volte Caliò mette in area due palloni che andrebbero solo spinti in porta ma l’assenza di Moio, out per infortunio durante la gara, si fa sentire e né Trunzo, entrato al suo posto, né Liperoti riescono ad approfittarne. Al 75’ è Gazzaneo liberissimo in area di rigore ad avere sui piedi la palla della qualificazione ma angola troppo e la sfera finisce a lato.

Succede poi quello che meno ti aspetti: azione confusa in area, la difesa non riesce a liberare ed è lesto Di Nicola a trafiggere Mercuri. A questo punto i ragazzi si spingono in avanti lasciando qualche spazio all’Umbria e proprio su una ripartenza è Ciccone a farsi trovare pronto ed a battere per la seconda volta Mercuri che protesta per una trattenuta di un avversario che ha impedito il suo intervento. Vane le proteste perché per la terna guidata dall’arbitro donna, Signorelli della sezione di Paola, è tutto regolare. Umbria in vantaggio e debacle calabrese che avrebbe anche l’occasione per pareggiare con Artese il cui tiro al volo termina di poco fuori. Al triplice fischio la gioia è tutta per l’Umbria che approda ai quarti di finale mentre per la Calabria è la fine di un sogno a cui tutti credevamo.

Altra cocente amarezza è per l’eliminazione dei Giovanissimi: i ragazzi di Mister Mercuri vincono anche oggi grazie alle reti di Boito (tre su tre per il forte attaccante cosentino) e di Micieli che ribaltano il risultato dopo che l’Umbria era passata in vantaggio con Di Cato. Non serve, però, aver raccolto 6 punti in tre gare: capitan Cardamone e compagni escono da un torneo che li ha visti protagonisti di due belle gare. Decisiva la sconfitta contro la Lombardia nella seconda giornata. La gioia per la Calabria arriva da chi aveva toccato con mano l’eliminazione.

Sotto di due reti grazie alla doppietta dell’umbro Mencagli, una per tempo, ed in inferiorità numerica, la formazione Allievi trova la rete che riapre la gara su una punizione di Longo spinta dal vento ma anche dai numerosi spettatori presenti. A pochi minuti dal termine una espulsione per parte per reciproche scorrettezze fa addirittura terminare in nove uomini la Calabria, ma proprio dalla punizione da cui è nato il doppio provvedimento, è De Feo a trovare il gol del pareggio. A questo punto l’arbitro decreta la fine della gara ed i ragazzi rientrano negli spogliatoi scuri in volto per la delusione di essere stati eliminati.

Un’espressione che però cambia rapidamente quando tornano alla spicciolata sul terreno di gioco perché da notizie arrivate dagli altri campi vi era ancora una speranza. Motivo? La qualificazione è appesa al risultato di Molise–Friuli, che potrebbe qualificarli tra le tre migliori seconde, non certo eliminarli definitivamente com’era parso all’inizio. A quel punto, quindi, tutti attaccati al sito ufficiale che segue il TdR e ai telefoni di qualcuno presente al Comunale di Chiaravalle. Un’attesa spasmodica, terminata con la notizia che i friulani avevano prevalso per 2 – 1 proprio allo scadere dopo essere stati raggiunti sempre nelle battute conclusive.

A quel punto la gioia è incontenibile e per tutti i ragazzi iniziano i festeggiamenti: per il secondo anno consecutivo gli Allievi sono tra le prime otto squadre d’Italia, un premio a chi nonostante le assenze importanti che avrebbero di sicuro elevato il tasso tecnico e dato più certezze, ci ha sempre creduto. Il riferimento è per il Mister Pietro De Sensi, un grande maestro di calcio che ha un ruolo fondamentale per questo traguardo, insperato alla vigilia, frutto di lavoro, sacrificio e dedizione. Un esempio da seguire.