Elezioni 2016: oltre 430 mila i calabresi al voto in 88 comuni
Domenica 5 giugno si svolgerà il turno ordinario delle consultazioni per l'elezione diretta dei sindaci e dei Consigli Comunali e per l'elezione dei Consigli circoscrizionali nelle regioni a statuto ordinario.
Verrà eletto sindaco al primo turno il candidato che otterrà la maggioranza assoluta dei voti validi (il 50% più uno). Nel caso in cui nessun candidato raggiunga la soglia si svolgerà il ballottaggio tra i due più votati e che si terrà domenica 19 giugno.
Le elezioni riguardano i comuni i cui organi elettivi scadono nel primo semestre di quest’anno e quelli che devono essere rinnovati per motivi diversi dalla scadenza, purché le condizioni che hanno reso necessario il rinnovo si siano verificate entro il 24 febbraio scorso.
Nelle stesse date del 5 e 19 giugno si svolgeranno, rispettivamente, il turno ordinario e l'eventuale turno di ballottaggio anche in alcuni comuni delle regioni autonome Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia.
In Calabria sono chiamati al voto oltre 430 mila elettori, per la precisione 432.969, suddivisi su un totale di 542 sezioni. 88 i comuni della regione dove i cittadini potranno rinnovare gli organi amministrativi, tra cui due capoluoghi (Cosenza e Crotone): 22 sono in provincia di Catanzaro (61.662 elettori); 37 a Cosenza (212.908); 5 a Crotone (78.616); 14 a Reggio Calabria (45.062) e 10 a Vibo Valentia (34.721).
Istruzioni per il voto
I DOCUMENTI NECESSARI
Per votare bisogna presentarsi al proprio seggio con: un documento di identità valido (carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, rilasciato dalla pubblica amministrazione); tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare; tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia.
COME SI VOTA SULLA SCHEDA
La preferenza si esprime scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata. Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei comuni.
Nei comuni fino a 15 mila abitanti si può:
- tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco.
- E’ eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti
Nei comuni con più di 15 mila abitanti si può:
- tracciare un segno solo sul candidato sindaco (in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco);
- tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco (in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri);
- esprimere il voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata (in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata).
- E’ eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno)
QUANTE PREFERENZE SI POSSONO ESPRIMERE
Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza. Nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti è possibile esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare una candidata di genere femminile ed un candidato di genere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.
COME RINNOVARE LA TESSERA ELETTORALE
La tessera elettorale si rinnova presso gli uffici elettorali del Comune di residenza; è opportuno che gli elettori che hanno necessità di rinnovarla si rechino per tempo presso l’ufficio, che resterà comunque aperto dalle 9 alle 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e nel giorno della votazione dalle 7 alle 23.
COM’È FATTA LA SCHEDA ELETTORALE
Nella facciata esterna è indicato il comune in cui si svolgono le elezioni e la data della consultazione. La parte interna della scheda è differente a seconda della popolazione del comune.
Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti:
- Ogni lista è collocata in un proprio riquadro nel quale è stampato il suo contrassegno e, a fianco, il nome e cognome del candidato sindaco con essa collegato.
- Sotto il simbolo della lista e il nome del candidato sindaco è tracciata una riga su cui l’elettore può esprimere un voto di preferenza per uno dei candidati della lista scrivendone il cognome.
- La sequenza delle liste è conforme all’ordine del sorteggio effettuato dalla commissione elettorale circondariale.
Nei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti:
- Ciascuna lista è collocata in un proprio riquadro nel quale è stampato il suo contrassegno con, a fianco, il nome e cognome del candidato sindaco con essa collegato.
- Sotto il simbolo della lista e il nome del candidato sindaco sono tracciate due righe per consentire all’elettore di esprimere uno o due voti di preferenza per candidati della lista scrivendone il cognome.
- Se esprime due preferenze, la seconda deve riguardare un candidato o una candidata di genere diverso da quello a favore del quale è stata data la prima preferenza.
- La sequenza delle liste è conforme all’ordine del sorteggio effettuato dalla commissione elettorale circondariale.
Nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti:
- Nella parte interna sono stampati i nomi dei candidati sindaci, rispettando l’ordine del relativo sorteggio effettuato dalla commissione elettorale circondariale, sotto i quali vengono collocati i contrassegni delle liste collegate, in base al sorteggio di queste ultime, e disposti in righe orizzontali formate, al massimo, da due simboli ciascuna sino al completo posizionamento dei contrassegni di tutte le liste collegate con il candidato sindaco.
- Nel riquadro di ciascun simbolo e a destra del medesimo, sono tracciate due righe per consentire all’elettore di esprimere uno o due voti di preferenza per candidati della lista scrivendone il cognome. Se esprime due preferenze, la seconda deve riguardare un candidato o una candidata di genere diverso da quello a favore del quale è stata data la prima preferenza.