Infiorata di Gallico Marina: don Antonino ringrazia
"In occasione della solennità del Corpus Domini, domenica 29 Maggio, si è svolta a Gallico Marina la seconda edizione dell’Infiorata. L’idea nasce come una vera e propria proposta pastorale, da parte dell’Azione Cattolica parrocchiale. Sostenuta ed accolta con entusiasmo dal quartiere, ha visto la collaborazione e la promozione di numerosi enti locali, gruppi parrocchiali vicini, associazioni della vallata e l’impegno concreto del Comune, della Regione e della Provincia, nelle persone di: Angela Marcianò, Nicola Paris, Eduardo Lamberti Castronuovo, Mimmo Battaglia."Lo scrive in una nota il Sacerdote Antonio Vinci.
"L’appoggio e l’incoraggiamento più grande,- prosegue il sacerdote - al quale va il nostro enorme e commosso ringraziamento, è senz’altro quello del nostro amatissimo vescovo, S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini che, oltre all’incoraggiamento iniziale, nonostante i numerosissimi impegni diocesani, è riuscito ad essere presente nel momento fondamentale e nel cuore della giornata: il passaggio della solenne processione sul tappeto di fiori e la solenne benedizione. I miei ringraziamenti vanno inoltre agli organizzatori diretti, al gruppo che ha preso a cuore e ha pensato questo evento, impegnandosi nella concreta gestione delle dinamiche organizzative: la presidente della nostra AC Memè La Rocca, l’architetto Francesca Lucà (professionista e veterana della tradizione dell’infiorata), la maestra d’arte Antonietta Iorfida, Giuseppe Postorino e Antonio Barbaro, senza i quali mi sarebbe stato impossibile portare a termine questo meraviglioso progetto."
"E’ proprio vero - si legge ancora - dunque che “dove due o tre sono riuniti nel mio Nome, Io sarò con loro”. E’ stata virale questa infiorata, proprio perché è nata con l’idea dell’azione cattolica di uscire verso il quartiere e di portare realmente Cristo nelle case dei parrocchiani e non solo, soprattutto di coloro i quali non sono parrocchiani. Abbiamo realizzato una dinamica tale da poter accogliere diverse realtà del paese, dalle più interne alla parrocchia (motore fondamentale, fulcro immancabile) alle più esterne, fino a raggiungere le impensabili quelle distanti. Cristo parlava alle folle, mandava i discepoli, ma sempre rivolgendosi alle folle, quello diventava il popolo di Dio: la folla che dopo aver ascoltato la Parola si metteva in cammino. Questa è l’immagine che lascia questa infiorata, una carovana del popolo di Dio. Vedere la strada invasa da tutti i gruppi: Azione Cattolica, Teatro, Caritas, Portosalvini, bambini dell’ACR, Gruppo Liturgico, Quartieri della parrocchia, Sambatello, Collina del Sole di Arghillà, Ass. Nuova Solidarietà, Coro Gioia di Vivere, il gruppo dei pescatori, Ass. Il Gabbiano, è stato commovente. Nasce da qui la mia richiesta durante l'organizzazione, di contare solo sulle offerte e sulle raccolte dei parrocchiani e di coloro i quali si fossero spontaneamente offerti. Proprio in virtú di questa dinamica solidale abbiamo potuto, nei giorni precedenti, creare una dinamica comunitaria nel lavoro di raccolta che ha reso l'attesa del giorno emozionante quasi quanto il giorno stesso.E’ stato bello poter coinvolgere anche chi si è avvicinato interessato dapprima solo all’evento, esterno a qualsiasi gruppo, per poi includerlo in una dinamica pastorale ma soprattutto in un momento di comunione, in uno spezzare il pane collettivo che nella sua semplicità, domenica, è stato maestoso. Il lavoro di preparazione dell’Infiorata è stato più spirituale che tecnico. La parte tecnica sicuramente è stata organizzata con impegno e attenzione, ma la componente pastorale è stata la vera protagonista. Abbiamo pensato alla dinamica di questa festa per tanto tempo, perché fosse davvero un momento di raccolta dell’intero paese, non volevamo rimanere rinchiusi nella parrocchia, proprio per questo il primo quadro dell’Infiorata rappresentava la nostra chiesa con le porte spalancate ed il mondo davanti, partendo dall’”Aprite le porte a Cristo” per giungere in un tappeto di immagini di Misericordia alla Madre di Porto Salvo che ha accolto il passaggio del Santissimo prima dell’ingresso in Chiesa."
"Ogni quadro - conclude don Antonio - è stato pensato in ottica di evangelizzazione indiretta: la manna dal cielo, la samaritana, il buon pastore. Abbiamo scelto solo immagini che potessero in modo diretto comunicare qualcosa sulla Misericordia di Cristo. Quale modo migliore per concludere se non le parole del nostro vescovo: “Non sia solo oggi l’Infiorata, custodite questo momento e fate sì che sia un’Infiorata sempre, ogni giorno, in ogni cosa che fate”. Ringrazio ancora di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo momento di meravigliosa fraternità, i maestri Franco Dattola, Antonio Condello, Domenico Zumbo e Giovanna Iannò che con lo spettacolo serale dei loro ragazzi hanno permesso di mantenere un clima di festa, subito dopo un intensa giornata di preghiera e comunione. Roberto Pronto Casa, Cilione Vivai e Calabria Verde e le nostre Suore della Sacra Famiglia che hanno reso disponibili i bellissimi locali della scuola dell’infanzia per agevolare i lavori. Ringrazio anche l'Arch. Adele Canale per averci preziosamente consigliato durante l'organizzazione e accompagnato con la sua presenza durante i lavori. Grazie alla mia nuova comunità che in questa solennità del Corpus Domini ha voluto così interpretare e rilanciare il messaggio di questo anno giubilare: Misericordes Sicut Pater.