Crotone, celebrato il 202esimo anniversario della Fondazione dell’Arma

Crotone Attualità

Si è celebrata questa mattina, presso il Comando Provinciale di Crotone, la cerimonia per il 202esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. L’Arma, fondata nel 1814 dal Re Vittorio Emanuele I, rappresenta da più di due secoli baluardo e simbolo stesso della Stato Italiano; Forza Armata in servizio permanente di pubblica sicurezza, è presente in 21 Comuni della Provincia di Crotone, con 3 Compagnie territoriali, una Tenenza, e 21 Stazioni.

La cerimonia che si è svolta alla presenza delle Autorità Locali, è stata presieduta dal Comandante Provinciale, Colonnello Salvatore Gagliano, e ha visto impiegato un plotone di formazione così articolato secondo i seguenti temi: Storia: con militari in Grande Uniforme, simbolo delle tradizioni nei racconti popolari, nelle fantasie dei bambini, negli aneddoti, come nelle narrazioni di più epiche gesta; un simbolo dell’Italia stessa; il presidio del territorio: i Comandanti di Stazione, in rappresentanza delle 21 Stazioni Carabinieri dislocate nell’intera provincia ed i Carabinieri di Quartiere a testimoniare lo storico servizio di prossimità dell’Arma nei confronti delle varie comunità; le specialità: con i militari in tenuta da Ordine Pubblico impegnati quotidianamente nei numerosi servizi dedicati alla tutela del regolare svolgimento di manifestazioni pubbliche oltrechè nei servizi di vigilanza al C.A.R.A. del Sant’Anna, e con i militari addetti ai rilevamenti tecnico- scientifici del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo, sulla scene del crimine; rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri di personale in congedo, volta a testimoniare il sentimento di indissolubile appartenenza che anima ciascun Carabiniere. La Modernità: con il Nucleo Radiomobile, reparto in costante servizio di pronto intervento.

Nel corso della cerimonia sono stati consegnati i seguenti riconoscimenti a militari resisi particolarmente meritevoli: Encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri Calabria a: Ten. Cristian Modena (Comandante della Tenenza di Isola Capo Rizzuto); Mar. Ord. Valentino Madaro; App. Nicola Pistoia; App. Davide Fazzari; App. Fabio Innocente; Car. Sc. Diego Sardo; Car. Sc. Antonio Martiniello; Car. Sc. Salvatore Antonio Leo; con la seguente motivazione: “Comandante di Tenenza unitamente ad addetti della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto, in territorio caratterizzato da alto indice di criminalità organizzata, evidenziando non comune senso del dovere, elevata professionalità e particolare intuito investigativo, coordinava, partecipandovi personalmente, complessa attività d’indagine che consentiva di trarre in arresto 3 soggetti, ritenuti responsabili di rapina aggravata, tentato omicidio e detenzione e porto abusivo di armi”.

Encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri Calabria concesso a: Ten. Cristian Modena (Comandante della Tenenza di Isola Capo Rizzuto); Mar. Ord. Valentino Madaro; App. Sc. Michele Dizonno; App. Luca Cerardi; con la seguente motivazione: “Comandante di Tenenza unitamente agli addetti della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto, evidenziando spiccata professionalità e alto senso del dovere, non esitavano ad intervenire presso una palazzina interessata da un incendio, riuscendo a trasportare all’esterno una bombola da cui fuoriusciva del gas, nonché concorrendo alle operazioni di evacuazione e di messa in sicurezza dello stabile”.

Encomio Semplice del Comando Legione Carabinieri Calabria concesso a: App. Nicola Pistoia; App. Fabio Innocente; Car. Sc. Antonio Martiniello; Car. Sc. Salvatore Antonio Leo; con la seguente motivazione: “Addetti alla Tenenza di Isola Capo Rizzuto, fornivano determinante contributo a complessa attività investigativa che consentiva di rinvenire e sequestrare un ingente quantitativo di armi e munizioni nella disponibilità di un’associazione criminosa di stampo mafioso e di trarre in arresto, in flagranza, il custode materiale dell’arsenale. L’operazione riscuoteva l’unanime plauso dell’opinione pubblica, accrescendo il prestigio dell’istituzione”.

Elogio del Comandante Provinciale Carabinieri di Crotone concesso a: Cap. Claudio Martino (Comandante la Compagnia di Crotone); Mar. Ord. Nazzareno Leonardis ( Comandante la Stazione di Crotone); Mar. Ord. Antimo Andriulo ( Comandante la Stazione di Cutro), “Comandante di Compagnia di Città Capoluogo e Comandanti di Stazioni dislocate in territorio ad alto indice di criminalità mafiosa, già distintisi per le proprie doti di attaccamento alle Istituzioni, con non comune intuito investigativo, ed apprezzata iniziativa, rispettivamente coordinavano ed eseguivano delicata attività info-operativa, finalizzata alla individuazione, in abitazione privata di persona insospettabile, di ingente quantitativo di potenti armi comuni, d’assalto e da guerra. L’operazione, che si concludeva con il rinvenimento ed il sequestro di un arsenale costituito da n. 7 pistole, n. 3 fucili da caccia, n. 1 fucile d’assalto kalashnikov e oltre 500 cartucce di vaio calibro, di sospetta pertinenza delle agguerrite e potenti cosche della ‘ndrangheta operanti nel territorio di competenza, nonché l’arresto del responsabile, veniva ripresa con ampio risalto mediatico Nazionale e riscuoteva il plauso di Autorità e opinione pubblica locali”.

Elogio del Comandante Provinciale Carabinieri di Crotone concesso a: App. Lorenzo Nicoletta; Car. Sc. Antonella Caligiuri; Car. Sc. Antonella Sabellini; “Addetti alla Centrale Operativa di Comando Provinciale dislocata in territorio ad alto indice di criminalità mafiosa, in più occasioni, con spiccato intuito e pari iniziativa, evidenziando alta professionalità, coordinavano articolato intervento delle pattuglie in circuito cittadino, che consentivano anche dopo rocambolesco inseguimento la cattura degli autori di reati di grave allarme sociale. L’attività di pronto intervento condotta in piena intesa e coordinamento tra Centrale Operativa e equipaggi sul terreno radiocollegati impedivano che i delitti venissero portati ad ulteriori e più gravi conseguenze, anche salvaguardando l’incolumità pubblica, e si concludevano con il flagrante arresto degli autori. Gli esiti delle operazioni riscuotevano l’ampio plauso di Autorità e opinione pubblica locali”.

Compiacimento del Comandante Provinciale Carabinieri di Crotone concesso al: App. Sc. Amilcare Scerra; “Autista di Nucleo Radiomobile di Compagnia dislocata in territorio ad alto indice di criminalità mafiosa, già distintosi per le sue doti di attaccamento alle Istituzioni, con apprezzata iniziativa e non comune altruismo, rintracciato dopo difficili ricerche persona in grave stato di confusione psichiatrica allontanatosi dal locale nosocomio, contattava telefonicamente il di lui padre residente nella provincia del nord Italia ed appreso dell’impossibilità di questi di poter raggiungere il figlio, personalmente e libero dal servizio, si prodigava a rifocillare il malcapitato nonché a pagare l’intero biglietto dell’autobus per la tratta Crotone - Bergamo attendendo insieme allo stesso la sua partenza, rimanendo in costante contatto telefonico con la famiglia fino all’arrivo a destinazione. L’operato silenzioso del militare ha riscosso l’apprezzamento dei familiari del ragazzo che nella persona della sorella e del padre hanno inviato lettera di ringraziamento, stima e riconoscenza al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri“.

Il Presidente nazionale dei Carabinieri in Congedo: ha conferito l’attestato di Socio Benemerito al Presidente della Sezione di Crotone, Maresciallo Fioramante Scerbo per la vicinanza e le particolari benemerenze acquisite verso l’Associazione Nazionale Carabinieri per tre mandati e conferisce l’attestato di Benemerenza al Socio Familiare Salvatore Carpino della Sezione di Crotone per la vicinanza e la fattiva collaborazione fornita alla locale Associazione Nazionale Carabinieri.

Non sono mancati momenti di commozione, con la recita della Preghiera del Carabinieri, e l’esecuzione del silenzio, durante il quale è stato ricordato, tra i tanti Carabinieri che hanno sacrificato la propria esistenza per il dovere, il Mar. Capo Silvio Mirarchi, Catanzarese d’origine, vice Comandante della Stazione di Ciavolo, proditoriamente assassinato mentre svolgeva servizio antidroga il 01 giugno 2016 nella provincia trapanese