Il S. Anna rinnova la certificazione di qualità per il decimo anno consecutivo
Dieci anni all’insegna della “Qualità”. Era il 2006, infatti, quando il S. Anna Hospital per la prima volta si sottopose alle verifiche per ottenere la certificazione secondo la normativa ISO 9001. Da allora, il Centro di alta specialità del cuore non ha mai mancato un appuntamento, sia con le verifiche annuali per la conferma della certificazione, sia con quelle triennali, ben più impegnative, per il rinnovo della certificazione stessa.
È questo il caso della verifica 2016, effettuata nei giorni scorsi. Avere ottenuto il rinnovo della certificazione di Qualità significa che il S. Anna ha superato con successo non il test effettuato “a campione” ma quello che prevede la verifica ex novo di tutti i processi interni all’ospedale, nessuno escluso, da quelli più semplici a quelli più critici. I servizi offerti in regime di degenza ordinaria, day surgery e day hospital relativamente a cardiochirurgia, chirurgia vascolare, cardiologia interventistica con Utic, emodinamica, elettrofisiologia, sale operatorie, terapia intensiva, riabilitazione cardiorespiratoria, insieme con i servizi offerti in regime ambulatoriale, dall’imaging alla medicina nucleare, dalla diagnostica cardiologica a quella vascolare: nulla è sfuggito all’esame dei verificatori di RINA, che alla fine non hanno registrato anomalie di primo grado, quelle cioè relative al mancato rispetto della normativa cogente, né anomalie di secondo grado, quelle di gravità inferiore ma da rimuovere comunque, per evitare che possano diventare di primo grado.
Certificazione di Qualità rinnovata, dunque e con valutazioni di merito tutt’altro che trascurabili. I verificatori di RINA, infatti, hanno apprezzato molto la continuità con cui il S. Anna ha investito e investe in innovazione tecnologica, la capacità dell’ospedale di definire obiettivi, programmi di miglioramento e criteri per la valutazione dei risultati e hanno definito “notevole” la gestione delle attività di risk management con il relativo monitoraggio delle prestazioni, che ha evidenziato l’ulteriore contenimento dell’incidenza di infezioni post operatorie. Un dato di assoluto rilievo, quest’ultimo, per una struttura sanitaria che accoglie un numero molto elevato di pazienti trasferiti da altri ospedali e quindi oggettivamente a rischio, come da tempo attestano gli studi internazionali sul fenomeno delle infezioni.
A conclusione della verifica, il team di RINA ha incontrato il direttore del Dipartimento di chirurgia cardiovascolare, Daniele Maselli, che ha anticipato alcuni risultati del report sull’attività svolta nel 2015 dalla cardiochirurgia del S. Anna, che a breve saranno pubblicati integralmente. Tutti i dati confermano la collocazione del Centro su un livello di assoluta eccellenza nel panorama nazionale, non solo dal punto di vista della quantità delle prestazioni erogate, che ne fanno uno snodo cruciale del servizio sanitario regionale, ma anche dal punto di vista qualitativo. Un dato per tutti, quello sulla mortalità globale registrata, attestatasi ben al di sotto della mortalità attesa, stimata in base al rischio medio presentato dagli oltre ottocento pazienti oggetto del report.