Lamezia Terme, tutto pronto per il Festival Trame
L'appuntamento per l'inaugurazione del Trame Festival è alle ore 17:00 di venerdì 10 giugno al Chiostro San Domenico per la mostra fotografica di Mario Spada "Il popolo di Trame", a cura di Giuseppe Prode. Le immagini sono state scattate durante le precedenti cinque edizioni del Festival da Mario Spada, fotografo napoletano, collaboratore del L'Espresso e già fotografo di scena per Matteo Garrone e Mario Martone, ora in mostra al MAXXI di Roma con la collettiva "L'Italia ci guarda". Un racconto visivo di personaggi, volontari e luoghi creato da Giuseppe Prode già curatore del libro fotografico di Tony Gentile dal titolo "La guerra, una storia siciliana".
“Il popolo di Trame” si mostra in ventiquattro scatti di Mario Spada, curati da Giuseppe Prode che faranno da cornice a Trame.6, festival dei libri sulle mafie. Un popolo, quello di Trame, eterogeneo e in continua espansione, che in cinque anni ha contano circa sessantamila presenze e che si muove tra il Chiostro, le piazze e i palazzi storici della città tra ascolto, lettura e visioni. Un dialogo fotografico che riassume volti e luoghi di una città in fermento contro le mafie. Un percorso figurativo sull´impegno civile crescente disegnato dalla lente di Mario Spada che fin dalla prima edizione (tenutasi nel 2011) ha scelto di vivere insieme alla piazza di Lamezia Terme l´esperienza open mind di cui il festival è espressione.
“Si è scelto di privilegiare la gente, di raccontare attraverso i volti di chi il festival lo vive per scelta e questo è stato per me una linea guida molto interessante – dice Mario Spada – Trame Festival rimane uno strumento di conoscenza importante, un veicolo culturale fondamentale. Dallo scorso anno – continua il fotografo napoletano – Trame ha dedicato maggiore attenzione al mondo della fotografia e sono gratificato che il mio lavoro diventi visibile alla piazza in occasione di Trame.6”. Luoghi e persone insieme, dunque, per “consumi culturali a costo zero per chi partecipa e con un incasso di ritorno altissimo -dice il curatore della mostra Giuseppe Prode- una risposta a una necessità di inclusione di un territorio che ha visto crescere negli anni la partecipazione, soprattutto giovane, del pubblico”. Una storia raccontata per immagini, un modo di immergersi, non solo nell’esperienza del festival attraverso gli sguardi e i sorrisi di chi ha scelto di partecipare, ma anche nei luoghi che in questi cinque anni hanno fatto da cornice a questo percorso di impegno che è il Trame festival.