A Polistena assemblea costituente regionale del Pci
"Si svolgerà a Polistena sabato 11 giugno dalle 15.30 l’Assemblea Regionale Costituente del Partito Comunista Italiano". A comunicarlo Michelangelo Tripodi del Coordinamento Nazionale Associazione per la ricostruzione del Partito Comunista.
"L’Assemblea di Polistena - continua la nota - rappresenta una nuova tappa del percorso cominciato con le assemblee territoriali che si sono svolte in tante città e paesi della Calabria da Cosenza a Roccella Jonica, da Crotone a Palmi, da Bova Marina a Reggio Calabria e nelle quali si è registrata una partecipazione ampia e significativa di tante compagne e tanti compagni che hanno accolto con grande entusiasmo la scelta di ricostruire in Italia il Partito Comunista Italiano.
Siamo assolutamente consapevoli che si tratta di un percorso lungo e difficile e che gli ostacoli da superare sono ardui e complessi.
Ma, proprio nelle difficoltà più aspre è nato il Partito Comunista Italiano, ed anzi dalle difficoltà i compagni e le compagne traggono una spinta ulteriore e uno stimolo aggiuntivo per intensificare impegno, partecipazione e militanza.
C’è bisogno di comunismo, c’è bisogno delle comuniste e dei comunisti, c’è bisogno di Partito Comunista. Cadute presto le promesse di benessere e democrazia della narrazione borghese del 1989, il capitalismo mostra, senza veli, il suo volto distruttivo. Un pugno di ricchi, che gestisce lo sfruttamento di enormi masse umane e dell’ambiente, è disposto - pur di non cedere, neppure parzialmente, potere e privilegi insopportabili - a provocare una guerra generalizzata e a correre il rischio di desertificare il pianeta.
Il comunismo come liberazione integrale e sviluppo onnilaterale delle donne e degli uomini, si conferma un obiettivo storico di cui si accumulano potenzialmente le condizioni materiali e intellettuali che il dominio capitalistico tende ad asservire ai propri meccanismi o a dissipare.
Avvertiamo fortemente il bisogno di lavorare per una ricomposizione unitaria dei comunisti, dopo tante scissioni e divisioni. Sappiamo che le divisioni tra i comunisti non hanno fatto altro che indebolire i lavoratori, la classe operaia, il “popolo della sinistra” che intendiamo rappresentare. Bisogna porsi il problema della ricostruzione di una coscienza di classe, che non nasce spontaneamente ma che presuppone la presenza operante di una teoria rivoluzionaria. La Costituente comunista che proponiamo deve dunque dar luogo a una forza politica che abbia basi teoriche, ma che sappia guardare al mondo dell’oggi e farsi prassi: un partito che dovrà porsi quale soggetto non settario, in grado di portare a sintesi le lotte tenendo presente l’interesse generale, di classe e non il particolare.
In tal senso, è per noi assolutamente chiaro che il processo di ricostruzione non si conclude con questa tappa ma è un percorso che richiederà tempo e pazienza, forza e intelligenza. Siamo però convinti che con quest’atto di soggettività politica non solo rispondiamo a esigenze reali ma ricollochiamo in una fase più avanzata la presenza dei comunisti e delle comuniste in Italia perché vogliamo ripartire dal basso e dai territori, dando assoluta priorità ai drammatici problemi delle persone in carne e ossa per restituire credibilità, fiducia e sostegno popolare al Partito Comunista e alle battaglie politiche e sociali di cui intendiamo essere interpreti e rappresentanti.
In Calabria ripartiamo da Polistena; una scelta non casuale e certamente simbolica, proprio perché Polistena rappresenta la roccaforte dei comunisti calabresi e italiani con il suo grande patrimonio di lotte e battaglie popolari, di conquiste e di progresso sociale, di crescita civile e di avanzamento culturale di cui è stato protagonista assoluto il Partito Comunista, dal 1970 fino ad oggi.
Rivolgiamo un appello e un invito a tutti i comunisti e a tutte le comuniste dovunque essi oggi siano collocati a impegnarsi e a partecipare. Non possiamo più limitarci alla lamentela e alla rassegnazione. E’ possibile costruire in Italia un soggetto comunista unitario e autonomo in grado di rappresentare gli interessi e i bisogni del popolo. Il momento è ora. Dateci una mano per far rinascere il Partito Comunista Italiano, il partito che serve ai lavoratori, ai giovani, alle donne, ai precari, agli anziani, ai ceti più deboli. Il partito del lavoro, dei diritti e della Costituzione".