Bova Marina: pescatori salvano una grossa tartaruga

Reggio Calabria Attualità
Antonio Callea e Francesco Larizza

Ieri al Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone è giunta la chiamata per una tartaruga da soccorrere. Questa volta la tartaruga non era spiaggiata e in fin di vita, come la maggior parte degli esemplari che giungono nella struttura. Questa volta l'SOS è partito direttamente dai pescatori di Bova Marina, a bordo della "Stella Polare 2", di Antonio Callea. Proprio coloro che si sono ritrovati il grosso animale allamato al palangrese hanno deciso, invece di rigettarlo in mare e condannarlo a morte certa, di salvargli la vita, issandolo a bordo e trasportandolo fino a terra, dove ad attenderli c'era già il personale del CRTM Brancaleone. Una volta trasferito al Centro di Recupero è stato sottoposto alle prime visite e indagini diagnostiche.

L'esemplare è una femmina della specie Caretta caretta, lungo 80 cm circa per un peso di circa 45 kg. Le sue condizioni di salute sono buone, poiché grazie al soccorso tempestivo offerto dai pescatori, è stato possibile intervenire in tempo e rimuovere l’amo da pesca, prima che la sua situazione si aggravasse. Secondo gli esperti del Centro, dopo qualche giorno di riabilitazione potrà già essere rilasciato in mare, ed essendo in piena età riproduttiva, la tartaruga raggiungerà presto i luoghi di accoppiamento, tornando tra non molto a terra a deporre le sue preziose uova. Nell’ambito del progetto “Life Caretta Calabria” verrà installato sulla tartaruga un trasmettitore GPS, che permetterà di monitorarne gli spostamenti, dando un ulteriore e importantissimo contributo agli studi di ricerca su questa specie in via di estinzione.

Gli operatori del CRTM di Brancaleone ringraziano Antonio Callea e i suoi operatori per la preziosa collaborazione e sensibilità dimostrata nei confronti di questi rettili, da proteggere e tutelare poichè importantissimi per tutto l'ecosistema marino. Con la speranza che gli uomini della barca "Stella Polare 2" siano da esempio ai tanti, troppi, pescatori che ancora oggi gettano in mare le tartarughe catturate involontariamente.