San Leonardo di Cutro, droga nel divano. Arrestati due fratelli
La frazione di San Leonardo di Cutro si è svegliata all’alba con una decina di pattuglie dei Carabinieri intente ad effettuare perquisizioni volte alla ricerca di armi e droga. Circa una trentina di militari della Stazione di Cutro, del Nucleo Operativo della Compagnia CC di Crotone e le unità cinofile della Compagnia territoriale della Guardia di Finanza hanno infatti setacciato interi blocchi di caseggiati: in particolar modo è stata oggetto dell’attività di polizia giudiziaria il complesso abitativo dei Fratelli Taverna.
Qui, oltre ad aver subito accertato un allaccio abusivo alla rete Enel, attraverso un contatore alternativo che avrebbe funzionato da bypass, si è concentrata l’attenzione degli investigatori: sono stati perquisiti gli immobili di proprietà ed anche tutti gli immobili, disabitati, siti nella centrale Piazzetta Pascoli riconducibili a parenti emigrati nel nord italia.
Proprio in uno di questi immobili il cane antidroga della Finanza avrebbe fiutato all’interno di un divano un qualcosa di sospetto: nascosto in un bracciolo del divano sarebbero state trovate due confezioni di caramelle con all’interno ben 52 dosi di cocaina oltre ad un ulteriore “ sasso” di cocaina per un totale di circa 80 grammi. Sarebbe inoltre stato trovato un bilancino di precisione nella credenza della cucina e materiale per il confezionamento.
I fratelli Antonio e Salvatore Taverna sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio, in quanto entrambi avrebbero avuto la disponibilità del mazzo di chiavi delle rispettive automobili, la chiave per aprire la casa nella quale è stata rinvenuta la cocaina. Inoltre a Salvatore viene contestato anche il furto in flagranza di energia elettrica, mentre per il fratello per questo aspetto vi è stata solo una denuncia in stato di libertà poiché il contatore con funzione di bypass non è stato trovato nel momento del controllo, seppur in funzione, non attivo.
Ad Antonio sono state sequestrate precauzionalmente inoltre alcune armi detenute legalmente, in relazione alla incompatibilità tra lo status di detenuto, ancorchè ai domiciliari, e quello di detentore di armi.
Il magistrato di turno ha disposto gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida avvenuta oggi, a seguito della quale, il magistrato convalidando l’operato dei militari ha disposto l’obbligo di firma per entrambi.