Convegno: “Le quote di genere nei consigli di amministrazione delle imprese”
"La politica ha il compito di promuovere le condizioni affinché le donne possano essere competitive in ogni settore. Niente agevolazione, dunque, ma solo scelte basate sulla meritocrazia. Non servono benefici, se non la possibilità di esprimersi al meglio ed affermarsi grazie a competenze, talento e creatività."
È il messaggio emerso nel corso del convegno promosso dal Dipartimento “Diritti Umani e libertà civili” di Forza Italia, incentrato sul tema: “Le quote di genere nei Consigli di amministrazione delle imprese”. Occasione per un bilancio a cinque anni da quando la legge Golfo-Mosca ha mosso i primi passi, segnando una svolta storica per l’Italia, inserita grazie ad essa, fra i Paesi più virtuosi d’Europa sul tema della parità di genere ai vertici delle società.
Dal 5,6 per cento della presenza femminile nelle società quotate, si è giunti, dopo i primi 3 anni, al 16%, per arrivare poi al traguardo del 23%, a distanza di 9 anni dall’entrata in vigore della legge.
Nella sala “Federica Monteleone” di Palazzo Campanella che ha ospitato il convegno, presente una nutrita rappresentanza femminile del mondo delle professioni, dell’imprenditoria e dell’associazionismo che ha avuto modo di riscontrare ed apprezzare l’impegno e le battaglie del Dipartimento del partito azzurro sul fronte dell’affermazione dei diritti civili e sociali ma con il valore aggiunto di un diverso sguardo e sensibilità. Quelli delle donne.
Ad aprirei i lavori è stata la responsabile del Dipartimento Susanna Sapone che ha evidenziato “l’importanza significativa della legge Golfo tesa a valorizzare le potenzialità delle donne nei consigli di amministrazione. Grazie al coinvolgimento e alla partecipazione femminile, si potrà incentivare un rinnovamento autenticamente nell’interesse della Calabria e dell’intero Paese. Non siamo alla ricerca di alcun beneficio ma ci attendiamo che la politica crei quelle condizioni per promuovere l’inserimento delle donne affermando i principi costituzionali della pari dignità” ha evidenziato Susanna Sapone.
“Essere donna - come diceva Oriana Fallaci - è una grande avventura che richiede coraggio ma che non annoia mai" - ha ricordato la responsabile regionale del Dipartimento Diritti Umani e libertà civili Maria Josè Caligiuri nel richiamare l'azione politica condotta per l'istituzione di un Osservatorio regionale sulla violenza alle donne e ai minori e la proposta d'inserire l'utilizzo della rete come materia di studio.
Al convegno - moderato dalla giornalista Domenica Cosoleto - non sono mancate le testimonianze di donne che si sono affermate in campi da sempre prettamente “riservati” al mondo maschile. Come Domenica Catalfamo, dirigente del Settore Viabilità e Trasporti della Provincia di Reggio Calabria, la quale ha ricordato la scelta d'iscriversi alla facoltà d'ingegneria quando il corso di studi contava solo pochi iscritti, men che meno donne: 3 su 50 uomini”. Domenica Catalfamo nel suo intervento ha rimarcato che “Sono gli stereotipi a favorire una presenza di genere”.
“Laddove ci sono le donne i profitti sono più elevati e si registrano maggiore efficienza e creatività”, ha evidenziato Daniela Ruggiero (presidente nazionale di Federdonne) che ha lodato il testo normativo firmato dall’on. Golfo, una legge diretta, semplice, chiara e soprattutto pensata nei dettagli.
Significativo l’intervento di Ornella Cuzzupi, segretario regionale Ugl, prima donna a rivestire questa carica in Calabria, “è fondamentale monitorare il processo di attuazione della legge sia per affrontare il tema del processo di reclutamento delle donne che per verificare se è cambiata l'interazione fra generi, valutando, infine, se è mutata e come, in questi anni, l'entità dei profitti delle aziende”. Non è mancata una sottolineatura concettuale sulla “differenza che corre tra ‘quote rosa’ e ‘quota minima del genere sotto rappresentato”. “Di relazione positiva tra presenza femminile nei ruoli apicali e risultati ottenuti, ha parlato anche il Direttore del Dipartimento ‘Dipendenze’ dell’Asp di Reggio Calabria, Caterina De Stefano, la quale ha suggerito come “il sostegno all'occupazione e alla carriera professionale delle donne rappresenti la leva dello sviluppo del sistema produttivo. Le donne - ha concluso - rivestono spesso ruoli di responsabilità, resta più difficile, invece, la loro presenza nei ruoli di vertice”.
Nel corso dell’evento è intervenuto il Presidente del Gruppo di Forza Italia alla Regione On. Alessandro Nicolò il quale ha dichiarato: “Non posizioni precostituite ma condizioni finalizzate all’affermazione della pari dignità di genere. Alla politica spetta, dunque, il compito di creare gli strumenti per promuovere la fattiva partecipazione femminile nei processi decisionali. La legge Golfo, pertanto, si intrinseca nel solco di questa ratio e, dal canto loro, i partiti dovrebbero coinvolgere attivamente e concretamente il gentil sesso”.
Concludendo i lavori del convegno, l’on. Lella Golfo – Presidente della Fondazione Bellisario – ha sottolineato come “l'Italia, fanalino di coda in tutti i settori, sia in materia di parità, riferimento internazionale, al secondo posto dopo la Francia. Quello che noi sosteniamo – ha rilanciato Golfo - è un modello fondato sulla meritocrazia, sulla lobby del merito. Il merito di tutte quelle donne capaci che possono dare un aiuto a questo Paese. Le donne studiano di più, vincono i concorsi, e devono essere messe nelle condizioni, a parità di merito, di concorrere con gli uomini. Il problema è che quando entra una donna esce un uomo. Se non abbiamo capito questo, non abbiamo capito nulla. La mia più grande soddisfazione - ha concluso - è questa legge sulla cui applicazione dobbiamo costantemente vigilare."