Arriva “Due passi in centro”, la passeggiata del benessere
La camminata partirà martedì 21 giugno alle 10.00 da Corso Mazzini (fronte Comune) per dirigersi in Via F. Acri. Al termine della passeggiata, alle ore 10.30, nella sede CSA Umberto I – in via Via Francesco Acri - i partecipanti incontreranno Luigi Francesco Cuomo (Presidente del CSV Catanzaro), il Dottor Antonio Montuoro (ASP Catanzaro), il Dottor Francesco Cassadonte (Direttore SOC Cardiologia ed Utic A.O. Pugliese di Catanzaro) e il Dottor Francesco Daffinà (Responsabile ambulatorio di Pneumologia - Poliambulatorio ASP di Catanzaro).
I Senior di Catanzaro saranno così informati sulle metodologie ed i sistemi per vivere una sana vecchiaia, combattendo il nemico più insidioso: la sedentarietà. La campagna si pone essenzialmente i seguenti obiettivi: sensibilizzare la popolazione anziana a non rassegnarsi alla sintomatologia che caratterizza la Cardiopatia Ischemica Cronica, lo scompenso cardiaco e la BPCO, poiché grazie ad un corretto stile di vita e ad una moderna gestione terapeutica è possibile un reale miglioramento del loro stato di salute e della loro qualità di vita; sensibilizzare le istituzioni territoriali, attraverso il coinvolgimento diretto negli eventi locali, sulla necessità di garantire a tutti i pazienti l’accesso al miglior percorso di cura con conseguente risparmio di risorse sanitarie; affermare per tutti i cittadini il diritto inalienabile all’accesso al miglior percorso di cura senza alcuna differenza territoriale.
Nello specifico, per queste tre patologie l’inattività fisica e la sedentarietà: sono la diretta conseguenza di una non adeguata e, a volte, cattiva gestione dei pazienti; sono una causa di sottostima dei sintomi e del grado di severità; concorrono a generare una spirale negativa che genera, tra l’altro, una riduzione del tono muscolare, un’ulteriore riduzione dell’attività fisica e, in definitiva, un peggioramento dello stato di salute generale. D’altra parte, le più moderne opzioni terapeutiche messe a disposizione dalla ricerca farmaceutica, purché accessibili a tutti coloro che ne hanno necessità, consentirebbero di ottimizzare la performance fisica e convertire la spirale negativa dell’inattività in un circolo virtuoso che conduce ad un miglior stato di salute e qualità di vita, con minori costi socio-sanitari.
La cardiopatia ischemica cronica è una patologia particolarmente diffusa nella popolazione anziana, infatti affligge circa il 10-14% dei soggetti di età compresa tra 65-84 anni; è una patologia invalidante ed ha un impatto negativo sulla qualità della vita e sulla stessa probabilità di sopravvivenza dei pazienti. Il sintomo più comune che la caratterizza è il dolore toracico, ma spesso è accompagnata da altri sintomi quali astenia, dispnea, intolleranza all’esercizio. Molto spesso tale patologia viene gestita, in maniera fin troppo leggera, con approcci invasivi, che oltre ad essere particolarmente rischiosi nel paziente anziano rappresentano anche una importante voce di spesa per il servizio sanitario.
La spesa complessiva per gli interventi cardiochirurgici è stimabile in 650 milioni di euro l’anno in Italia. L’80% di questi pazienti potrebbero essere gestiti attraverso una adeguata terapia farmacologica, evitando il costoso approccio invasivo. Lo scompenso cardiaco è dovuto ad una carenza funzionale del cuore. E’ un problema di salute in continua crescita, interessa l’1-2% della popolazione dei paesi occidentali. I sintomi più comuni sono debolezza (astenia), riduzione della diuresi (oliguria) e necessità di urinare più spesso nelle ore notturne (nicturia), accumulo di liquidi in tutto il corpo (edema), palpitazioni (aritmie), difficoltà respiratoria (dispnea), necessità di più cuscini per dormire (ortopnea).
La BPCO Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva in Italia ha un’incidenza in continuo aumento, con una prevalenza che può arrivare fino al 20% nell’ anziano, per lo più di sesso maschile. Si stima che entro il 2020, la BPCO diventerà la terza causa di morte a livello mondiale. Il sintomo principale della BPCO è la dispnea, associata a tosse ed espettorato, con periodiche riacutizzazioni dei sintomi. I costi della BPCO sono più del 6% della spesa sanitaria totale, pari a 6.773 milioni di euro, prevalentemente dovuti alle ospedalizzazioni, mentre il costo medio annuo per paziente è di circa 2.700 Euro. Molti dei pazienti anziani che soffrono di queste tre patologie si rassegnano alla loro sintomatologia, ed adeguano il loro stile di vita alla sedentarietà, rinunciando anche alla minima attività fisica, e di conseguenza pregiudicando ulteriormente il quadro clinico e la loro qualità di vita.