Legambiente lancia una raccolta fondi per sostenere la “sanitaria della legalità”
In occasione della presentazione a “Trame Festival” del libro di Legambiente “Ecogiustizia è fatta. Storia di una lunga marcia contro l'ecomafia in nome del popolo inquinato”, il direttore nazionale Stefano Ciafani ed i vertici di Legambiente Calabria, hanno lanciato una raccolta fondi per acquistare dalla cooperativa WeForGreen Sharing, le quote dei pannelli solari fotovoltaici necessari a produrre l'energia elettrica consumata dalla sanitaria dell’imprenditore reggino anti racket Tiberio Bentivoglio. Si tratta di un gesto concreto che permetterà alla sanitaria di ridurre le spese energetiche e a tutti i donatori, di divenire parte attiva della sfida che vede Tiberio e la sua famiglia in prima linea contro la ‘ndrangheta. Far conoscere al grande pubblico la sua storia e sostenere la sua battaglia di civiltà è la sfida dell’Associazione calabrese.
Testimone di giustizia ed oggetto di numerosi attentati e di un tentato omicidio, Bentivoglio è stato il primo cittadino privato a cui lo Stato ha riconosciuto, dopo oltre venti anni di persecuzioni da parte della 'ndrangheta, uno dei beni confiscati. Prima del trasferimento nel nuovo locale, il magazzino, con tutta la merce, è stato incendiato, costringendo l’imprenditore, colpito per l’ennesima volta nonostante una scorta di terzo livello, a ricominciare da capo. La città di Reggio Calabria ed il nostro circolo locale non hanno mai fatto mancare la loro vicinanza all’imprenditore. Stare vicino a persone che hanno il coraggio di denunciare, di ribellarsi e di non mollare è la strada da percorrere per costruire una comunità capace di vincere sulla criminalità organizzata.
“Vorremmo che la Calabria – afferma Francesco Falcone, presidente Legambiente Calabria - dimostri concretamente che esiste una parte sana che rifiuta le mafie ed il malaffare, perché la sanitaria di Tiberio diventi anche un pezzo della nostra battaglia di libertà dalle mafie e di affermazione della legalità”.
Nessuno deve essere lasciato solo: l’ultimo, l’indifeso, chi si oppone al racket, chi denuncia i misfatti e i reati di ‘ndrangheta, chi denuncia e difende il popolo inquinato. La campagna sarà anche promossa nel corso del viaggio di “Goletta Verde”.
Presente all’incontro sugli ecoreati, organizzato da Legambiente e Trame, anche il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho che, confidando nei giovani, si è detto ottimista sul cambiamento della Calabria e dei calabresi. “Un giovane studente reggino – ha raccontato De Raho – alla domanda di cosa farebbe se dovesse vincere milioni di euro, ha risposto che comprerebbe la sua città per cambiarla”. “Siamo vicini a De Raho – continua Falcone –, servitore dello Stato che vuole affermare la forza dello Stato e della legalità contro le mafie e che, in 3 anni e due mesi a Reggio Calabria, crede in un cambiamento positivo”.
“Vorremmo che attraverso il coraggio dell’ingenuità dei giovani studenti di cui parla il procuratore De Raho – conclude Falcone -, si diffonda la cultura e l’affermazione della legalità e che emergano le storie di quei calabresi silenziosi e onesti, che sembrano nascondersi o meglio, che non appaiono. Questa speranza, questo sogno di migliorare Reggio e la Calabria non va persa, ma deve essere rafforzata e rilanciata”.