Arcigay a “Noi con Salvini” Tropea: Pride, non siamo fenomeni da baracconi
“La nota lanciata da Noi con Salvini di Tropea rappresenta l’ultimo di una serie di smacchi perpetrati da certe compagini del Vibonese che, fino dalla discussione del DDL Cirinnà, si è arrogata il diritto e si è intestata il primato morale secondo cui la comunità LGBTI calabrese è portatrice si di diritti, ma solo relativamente, quasi fossimo fenomeni da baraccone o esemplari di una specie in via di estinzione da tenere buoni con quote da WWF. Il Calabria Pride, nella sua seconda edizione, rappresenta un evento di cittadinanza e culturale che ha già ricevuto il sostegno del Comune di Tropea e che dialoga costantemente con i vertici dell’istituzione regionale”.
Esordisce così una nota dell’Arcigay Calabria nella quale si sottolinea che “chi apostrofa il Pride come strumento vetusto di rivendicazione dimostra una volta di più quanto l’evento che stiamo organizzando sia più che mai attuale, specie in contesti come quello che viviamo oggi, a qualche giorno di distanza dalla strage di Orlando e della morte della deputata inglese Cox. Due episodi lontani, si dirà, eppure vicini nella misura in cui ancora oggi, in questo mondo avanzato e globalizzato, si continua a morire a causa del proprio essere o delle idee per cui si combatte”.
“E’ per questo che queste polemiche strumentali – aggiungono dall’Associazione - ci fanno amaramente sorridere: mostrano tutta la miopia e l’intransigenza di qualcuno che continua a ripetere il mantra del “non nel mio giardino”. A quel qualcuno vorremmo ricordare che, ove non se ne fosse accorto, il tempo degli steccati è concluso e quello dei miseri orticelli non deve trovare diritto di asilo in una ragione, la Calabria, che ha davanti a sé l’occasione ultima di fare sistema sostenendo sinergie che, sole, possono portare a un imponente cambiamento. Questo cambiamento deve passare anche attraverso al sperimentazione di nuovi modelli di innovazione sociale e attraverso la partecipazione civica”.
La scelta di Tropea non è stata casuale: “Tropea – spiegano dall’Arcigay - è località turistica rinomata, rappresenta il volto bello di una Calabria che, pur nelle difficoltà, è riuscita; di una Calabria internazionale e aperta al mondo; di una Calabria che sa fare sviluppo, ricchezza, accoglienza; della Calabria che ci piace e che noi, come persone LGBTI, siamo impegnati a sostenere e promuovere al di là di qualsiasi rimostranza. Chiamiamo all’appello tutte le forze riformiste della nostra meravigliosa regione, istituzioni, associazioni, università, comitati, liberi cittadini, imprenditori, che hanno a cuore il futuro e lo sviluppo dei nostri territori che vede nel rispetto della dignità della persona e dei diritti umani l’unico viatico possibile”.
“Il mondo sta cambiando e non intendiamo avallare prese di posizione sciocche di chi fa finta di non accorgersene per scopi propagandistici, elettorali o millantate opportunità di carriera. Noi conclude la nota - siamo dalla parte della Persona e non permetteremo mai che si faccia politica becera sulla nostra pelle”.