Ferrovie in Calabria, Ciufer: “Arretramento dell’offerta”

Calabria Infrastrutture

Anche a Corigliano Calabro, sabato scorso, ha avuto luogo un momento di mobilitazione popolare per la salvaguardia e il rilancio della ferrovia ionica. Organizzato dal Ciufer (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali), al meeting hanno partecipato numerosi rappresentanti delle associazioni riunite nella Rete Ferrovia Ionica Bene Comune (Fibc), nonché alcuni rappresentanti istituzionali e politici. Era presente tra gli altri il sindaco di Calopezzati, Franco Cesare Mangone ed alcuni consiglieri comunali. Dopo la relazione del Prof.Domenico Gattuso, sono intervenuti Pierpaolo Graziadio, Francesco Filippelli, Antonio Gorgoglione, Luciana Errico, Euristeo Ceraolo, Vincenzo Saggese, a dar voce a diversi Comitati locali dalla Sibaritide al Crotonese, e numerosi altri cittadini.

E’ stato posto l’accento in particolare sul rischio di un ulteriore arretramento in relazione all’assenza degli investimenti per il sistema delle infrastrutture calabresi e soprattutto per la ferrovia ionica; con riferimento ai programmi comunitari e nazionali (Programma delle Reti Europee, Decreto Sblocca Italia, Piano del ferro Delrio, PON, Patto per la Calabria) è stata rilevata la totale assenza di risorse per la Calabria, ed è stato stigmatizzato l’insistente privilegio del Nord Italia a scapito del Meridione nell’ultimo trentennio. Dai numerosi interventi è stato rimarcato, anche attraverso esempi concreti, uno “sciagurato” processo di dismissione della linea ferroviaria, con ripercussioni negative non solo sui pendolari, ma anche sulla vita sociale, economica, turistica dell’intera fascia ionica. Il nuovo programma orario estivo è stato giudicato del tutto insoddisfacente: numerosi svarioni, mancanza di coordinamento orario, cancellazione di una dozzina di fermate, squilibri nell’offerta dei servizi, impossibilità di acquisire titoli di viaggio, stanno costringendo ampie fasce di utenti a rinunciare al treno, con una grave lesione del diritto alla mobilità sancito dalla Costituzione. Da qui le numerose proteste di viaggiatori nei confronti della Regione e di Trenitalia.

Dall’incontro sono scaturite alcune proposte: opzioni organizzative per continuare l’opera di sensibilizzazione della comunità ionica e delle amministrazioni locali, presenza efficace al tavolo tecnico regionale a partire dai prossimi mesi, manifestazione regionale con il coinvolgimento dei sindaci dell’intera fascia ionica, missione a Roma presso il Ministero dei Trasporti con una delegazione qualificata e rappresentativa. La base di partenza è sempre la Petizione popolare articolata in 10 punti già inviata, senza riscontro alcuno, al Presidente Oliverio; cui si aggiungerà un dossier tecnico con criticità e proposte relative al trasporto ferroviario regionale e a medio-lunga percorrenza. La partita si prospetta dura, ma cresce la consapevolezza che essa può essere vinta, con un ampio coinvolgimento della popolazione calabrese, affatto rassegnata, ed un ventaglio di proposte operative condivise e abbordabili. L’auspicio è che la Ferrovia della Magna Grecia torni a ricoprire il ruolo che merita e dia nuovo impulso allo sviluppo economico e sociale della regione.