Ferrovia Silana tra le ferrovie turistiche, Legambiente: “ora tocca alla Regione”
E’ stato approvato alla unanimità in prima lettura alla Camera dei Deputati il progetto di Legge (AC.1178-A) "Disposizioni per l'istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico". A renderlo noto in un comunicato è Legambiente Sila.
“La legge, che ha la finalità la salvaguardare e valorizzare le tratte ferroviarie di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, - spiega Legambiente - che comprendono i tracciati ferroviari, le stazioni e le relative opere d’arte e pertinenze, nonché dei mezzi rotabili storici e turistici abilitati a percorrerle, definisce un primo elenco di tratte ferroviarie da valorizzare e le classifica come tratte ad uso turistico, e tra queste è stata inserita anche la Ferrovia Silana nell’intero tratto da Cosenza-San Giovanni in Fiore.”
“L’inserimento della Ferrovia Silana nel primo elenco delle ferrovie turistiche è un primo e importante risultato –aggiunge Legambiente - utile a raggiungere gli altri obiettivi che il Comitato per la Salvaguardia della Ferrovia Silana si è posto attraverso la petizione popolare che ha raccolto oltre 4 mila firme, con cui si chiedeva alla Regione Calabria di rispristinare la tratta ferrovia Cosenza- San Giovanni in Fiore e di mettere in atto tutte le misure conseguenti a evitare lo smantellamento della infrastruttura ferroviaria e rilanciare il treno come mezzo di trasporto per collegare il centro silano al capoluogo. Per quello che ci riguarda il riconoscimento della tratta silana come ferrovia turistica è solo un primo obiettivo utile a non disperdere il patrimonio pubblico rappresentato dalla infrastruttura ferroviaria, ma quello che continuiamo a chiedere, senza ottenere nessuna risposta da parte della Regione Calabria, è il ripristino della tratta per l’utilizzo di viaggiatori e pendolari durante tutto l’anno anche per ridurre l’isolamento delle aree interne silane. Per noi il Treno della Sila non è una operazione di nostalgia, - conclude- ma un serio investimento sulla mobilità sostenibile che aiuti in maniera concreta lo sviluppo socio-economico del territorio e riduca i rischi e l’isolamento.”
In breve ecco i punti che il Comitato per la Salvaguardia della Ferrovia Silana chiede che vengano attuati dalla Regione Calabria:
1) non procedere alla chiusura e la sdemanializzazione della tratta ferroviaria Camigliatello Silano – San Giovanni in Fiore, come previsto dalla delibera della Giunta n.380 del 23 Ottobre 2013;
2)modificare la delibera n.124 del 8/04/2014 che prevede la dismissione immediata della tratta ferrate San Nicola/Silvana Mansio – San Giovanni in Fiore;
3)riattivare l’intera tratta ferroviaria Cosenza – San Giovanni in Fiore con la messa in esercizio di un sistema di trasporto ferroviario locale sostenibile;
4)garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’intera tratta, sia a servizio delle comunità locali, sia quale strumento di valorizzazione del turismo natura e del Parco nazionale della Sila;
5)realizzare un progetto per il recupero della linea ferrata da finanziare con le risorse della Programmazione Comunitaria 2014/2020;
6) promuovere la ferrovia silana e il suo ambito naturalistico all’interno degli itinerari turistici nazionali, e proporre la tratta Camigliatello Silano – San Giovanni in Fiore tra le ferrovie d’alta quota da riconoscere quale patrimonio dell’Unesco.