Pesca illegale, sequestrati 10 km di reti
Una importante operazione contro la pesca abusiva è stata portata a termine nelle acque a nord della Calabria, in maniera congiunta tra la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina e dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Maratea.
Nel corso dell’intervento, iniziato già dal mattino di giovedì, 23 giugno, sono stati sequestrati circa 6000 metri di rete derivante illegale individuata da una motovedetta d’altura, la CP265, nelle acque antistanti il comune costiero della Basilicata. L’attrezzo da pesca illegale è stato salpato dagli uomini della motovedetta di stanza nel porto di Vibo e posto sotto sequestro; il pescato è stato donato in beneficenza.
L’attività di controllo da parte degli uomini della Guardia Costiera, che ancora risulta in corso, ha permesso di accertare e sequestrare un'altra rete derivante illegale di circa 7000 metri che è stata salpata dagli uomini della CP 404, un’altra motovedetta del Corpo impiegata per finalità di controllo.
“La repressione della pesca illegale – fanno sapere i militari - è uno degli obiettivi primari del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto su specifica disposizione del ministero competente, al fine di tutelare la risorsa ittica e dell’ambiente marino da un prelievo eccessivo ed incontrollato”.