Ferrari: “Paola è un cantiere aperto”
Se Paola oggi è finalmente un cantiere aperto ed è proiettata verso il futuro, con importanti interventi in corso su più fronti e con progetti di riqualificazione e di rilancio complessivo della Città, dei suoi marcatori identitari (San Francesco in primis) e del suo appeal turistico e culturale, ciò lo si deve alla grande azione di risanamento economico e finanziario messa responsabilmente in atto in questi 4 anni. Abbiamo governato con il fardello pesantissimo del dissesto lasciatoci in eredità nel 2012 dalle passate gestioni amministrative. E però lo abbiamo fatto senza mai toccare nessuno dei servizi fondamentali, sempre garantiti al cittadino, anzi migliorati; pianificando ed attuando una progressiva azione di recupero del diffuso degrado urbano, di risanamento ambientale, di riqualificazione degli spazi pubblici, di valorizzazione del patrimonio pubblico e architettonico e di messa in sicurezza di tutti gli assi viari. Con una priorità che è diventata sin da subito il nostro metodo di buon governo della cosa pubblica: il rispetto delle regole la tutela della legalità come principio ispiratore e vincolo invalicabile per un apparato burocratico che doveva e deve essere corretto, trasparente ed efficiente.
È quanto dichiara il Sindaco Basilio Ferrari, sottolineando la complessità ed eccezionalità dell’impegno politico ed istituzionale assunto nel 2012 e profuso fino ad oggi con assoluto spirito di servizio. Adesso – prosegue – siamo nelle condizioni per poter disegnare, insieme ai cittadini, la Paola di domani, nella consapevolezza di aver superato, con capacità di governo e gioco di squadra, gli effetti peggiori del vero e proprio disastro, non solo economico (27 milioni di debiti e 57 mutui contratti fino al 2040!) sul quale ci siamo dovuti confrontare e le cui conseguenze continuano e continueranno purtroppo a farsi sentire. Insieme al risanamento finanziario – va avanti il Sindaco – priorità della nostra azione di governo è stato il riordino e la riorganizzazione degli uffici, in particolar modo, circostanza non irrilevante, dell’ufficio tecnico con l’istituzione dello sportello dei lavori pubblici ed edilizio e con l’ammodernamento dell’ufficio gare e contratti.
Siamo intervenuti – continua – in tutti i settori, imponendo inversioni di rotta, anzi tutto sul recupero dell’evasione fiscale (500 mila euro nel sol biennio 2015-2016), sul settore dei servizi sociali, sul ciclo integrato dei rifiuti (con una prima gara europea), sull’efficientamento e la garanzia dei servizi primari al cittadino (come nel caso del collettamento fognario di tutti gli insediamenti civili e non, lungo le aste fluviali) e sul decoro urbano, a partire dall’attenzione al centro storico (su tutti la riqualificazione dell’Arco di San Francesco) e dalla riqualificazione del Lungomare, con una nuova illuminazione a Led, aree sottratte al degrado ed oggi attrezzate grazie a partnership pubblico-private e con un progetto di nuova pista ciclabile (tra le più lunghe della regione) destinata a sostituire ciò che in passato ha rappresentato soltanto un momento di incolumità pubblica a cielo aperto e causa, come è noto, di diversi contenziosi legali col Comune.
Soprattutto – aggiunge – abbiamo dovuto mettere mano ai tanti progetti ed alle diverse opere incompiute per gravi errori tecnici o di altra valutazione, con la conseguente revoca dei finanziamenti già erogati. Dall’ecomostro sul lungomare (un seminterrato, quel che resta di ciò che sarebbe dovuto essere un'improbabile struttura a 4 piani!), autentico monito all’incapacità progettuale ed amministrativa e quotidiana minaccia ambientale ed alla sicurezza al progetto mai realizzato della Casa per Anziani, anch’esso de-finanziato dalla Regione Calabria per errori tecnici e progettuali. Fino alla riqualificazione del Palazzo di Città, nel centro storico, altro intervento incompiuto e oggetto di diversi errori, tra cui la stessa destinazione degli ulteriori fondi richiesti dalla passata Giunta nell’ambito del PISL e che questa Amministrazione Comunale è riuscita in extremis a sottrarre a sicura ulteriore revoca ri-destinandoli principalmente alla creazione, nel centro storico, di un teatro, unico in Europa per caratteristiche tecniche e costruttive, offrendo così alla Città ed al territorio un polo di attrazione culturale ed un hub territoriale della social innovation di elevato livello e senza precedenti