Il capo della Polizia Gabrielli in visita a Reggio Calabria
Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, è a Reggio Calabria per una visita istituzionale. Gabrielli, giunto in città in mattinata, è entrato in Prefettura per un incontro con il prefetto Claudio Sammartino. Successivamente si recherà in Questura.
"Ci auguriamo che la visita di oggi del capo della Polizia a Reggio Calabria possa essere anche un'occasione per ascoltare le tante situazioni di emergenza in cui opera la polizia di Stato nella nostra regione, costretta a fare i conti con personale insufficiente, mezzi e attrezzature inadeguate e disagi immani per tutti gli appartenenti al Corpo". Lo dice all'Agi il segretario generale del Coisp Calabria, Giuseppe Brugnano, in occasione della visita del capo della Polizia, Franco Gabrielli, a Reggio Calabria, in programma oggi.
Brugnano evidenzia le difficolta' in cui la Polizia opera quotidianamente: "I commissariati di Bovalino e Siderno, inseriti in un contesto particolarmente difficile - sostiene il Coisp - sono assolutamente sotto organico, cosi' come accade per l'area di Gioia Tauro dove non ci sono mezzi e persone sufficienti per contrastare un alto tasso di criminalità. Disagi simili a Vibo Valentia, con la Questura ridotta ormai al lumicino oppure al Commissariato di Serra San Bruno, unico ufficio di polizia nell'area delle Serre, dove si opera in uno stabile fatiscente e con un numero irrisorio di personale, al punto che spesso non si riesce a garantire nemmeno l'uscita di una Volante". Secondo Brugnano, "in condizioni come queste ci auguriamo che il prefetto Gabrielli possa visitare i presidi della polizia in Calabria, per rendersi conto autonomamente delle condizioni in cui ci troviamo. Situazioni ben note ai politici - aggiunge il sindacato - ma assolutamente sordi rispetto ai problemi della sicurezza, salvo farne poi un cavallo di battaglia durante le campagne elettorali".
Nell'analisi di Brugnano emerge anche la situazione del Commissariato di Catanzaro Lido, "costretto ad operare con sedici poliziotti, quando lo stesso decreto istitutivo ne indicava almeno il doppio, così come i tanti disagi del Commissariato di Lamezia, protagonista di diverse inchieste di 'ndrangheta, ma costretto ad operare con personale insufficiente sulle Volanti, carenze per gli ufficiali di polizia giudiziaria, scarsa dotazione di autovetture d'istituto e persino normali hardware e software informatici insufficienti. Rimanendo a Catanzaro - ha proseguito il Coisp - la Questura del capoluogo di regione ha bisogno di vedere la Digos elevata in prima fascia, come già avvenuto per la squadra Mobile e considerata la competenza extraterritoriale, mentre resta assolutamente opportuno la realizzazione di un distaccamento del Reparto mobile che garantirebbe efficienza e tempestivita' di intervento". Tra i tanti disagi evidenziati da Brugnano anche le situazioni di Crotone dove, ricorda, il segretario, "esiste il piu' grande centro per l'immigrazione d'Europa, mentre i colleghi sono costretti a prestare servizio in una Questura costruita su un sito inquinato", mentre a Cosenza "la media età anagrafica dei poliziotti in servizio - sostiene ancora Brugnano - è la più alta d'Italia e raggiunge i 52 anni, evidenziando la necessità di intervenire investendo in personale piu' giovane".
"Il capo della Polizia - ha concluso Brugnano - ha dimostrato grande attenzione nei confronti dei nostri sindacati di categoria, per questo ci auguriamo che questa sua visita in Calabria sia solo una tappa di un percorso che possa iniziare dal capoluogo di regione e possa passare attraverso tutte quelle sedi che rappresentano un baluardo dello Stato in una regione difficile come la nostra".