Appuntamento con la rassegna “Politica e libertà”
Sabato 2 luglio alle 16.30, nella sala multimediale del Sistema Bibliotecario Vibonese, terzo appuntamento di "Politica e libertà", la rassegna cinematografica organizzata dall'Associazione pro Fondazione Antonino Murmura in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Vibonese e con il Circolo "Lanterna magica" di Pizzo.
Questa settimana verrà proiettato il film-documento di Marco Risi "Fortapàsc", ispirato alla storia del giornalista partenopeo Giancarlo Siani. Nel 1985 Giancarlo Siani viene ucciso con dieci colpi di pistola. Aveva 26 anni. Faceva il giornalista, o meglio era praticante, abusivo, come amava definirsi. Lavorava al Mattino, prima da Torre Annunziata e poi da Napoli. Era un ragazzo allegro che amava la vita e il suo lavoro e cercava di farlo bene. Aveva il difetto di informarsi, di verificare le notizie, di indagare sui fatti. E' stato l'unico giornalista ucciso dalla camorra.
Noi qui lo seguiamo negli ultimi quattro mesi della sua vita. La sua ultima estate quando, dal Vomero, dove abitava, tutti i giorni scendeva all'inferno di Torre Annunziata, regno del boss Valentino Gionta. Tutto, in quel periodo, ruotava intorno agli interessi per la ricostruzione del dopo terremoto e Giancarlo vedeva. E capiva. Lo vediamo muoversi fra camorristi, politicanti corrotti, magistrati pavidi, e carabinieri impotenti, come un giglio nel fango. Proprio la sera in cui venne ucciso, a Napoli Vasco Rossi teneva un concerto al quale Giancarlo sarebbe dovuto andare con la sua ragazza.