Piccioni: “Comune vuole eliminare esenzione Cosap per i locali No Slot"
"Va subito rivista la proposta dell’amministrazione comunale di eliminare l’esenzione del canone per l’occupazione di spazio pubblico (COSAP) per i locali e gli esercizi commerciali che rinunciano alle slot machine e alle varie macchinette di giochi elettronici a premi. Si tratta di un passo indietro imperdonabile rispetto a una chiara scelta etica e politica che il Comune di Lamezia Terme ha espresso negli anni passati, caratterizzandosi come Comune “No Slot” e impegnandosi a contrastare con i propri mezzi il gioco d’azzardo, diventato una patologia di proporzioni drammatiche per tante persone e famiglie nel nostro Paese e sempre più anche nella nostra città."Lo dichiara in una nota Rosario Piccioni Consigliere Comunale Rosario Piccioni - Lamezia Insieme.
"In sede di discussione - scrive Piccioni - in consiglio comunale delle modifiche al Regolamento Cosap, proporrò un emendamento su questo punto alla luce di una riflessione che mi auguro più condivisa possibile con tutte le forze politiche, in particolare con quei consiglieri che hanno già dimostrato in altre occasioni una particolare sensibilità su questo tema.Con il regolamento sul canone per l’occupazione degli spazi pubblici, approvato dal consiglio comunale nel giugno 2014, abbiamo scelto di esentare dal pagamento del canone per l’occupazione dello spazio pubblico i locali “NO Slot”, sulla base di una chiara spinta che ci è venuta dalla società civile lametina. Voglio ricordare, a tal proposito, la significativa partecipazione di tante associazioni cittadine alla campagna nazionale “Slot Mob” che ha visto tantissimi giovani e famiglie radunarsi sull’isola pedonale di Corso Nicotera, per lanciare anche dalla nostra città un segnale di sostegno a tutte le persone vittime del gioco d’azzardo patologico e a quegli imprenditori che hanno scelto di fare a meno delle slot nei loro locali. E di esempi positivi a Lamezia non ne mancano, da apprezzare e incoraggiare. Ci sono bar nella nostra città che, al posto delle macchinette, hanno collocato degli scaffali con dei libri, un messaggio fortemente educativo che ha suscitato interesse in tutta la Regione. E poi ancora voglio ricordare che nel nostro Comune qualche anno fa abbiamo firmato la legge di iniziativa popolare “No Slot” promossa da Legautonomie e sottoscritta da tantissimi cittadini e associazioni in tutto il Paese, per regolamentare i giochi negli esercizi pubblici."
"Tutti i dati certificano che, a fronte di incassi minimi per lo Stato,- conclude la nota - il costo sociale e sanitario delle macchinette e dei vari giochi è spaventoso. Anno dopo anno il gioco d’azzardo è diventata una realtà economica gigantesca, con un giro d’affari che si avvicina ai cento miliardi di euro, con conseguenze umane e sociali allarmanti: centinaia di migliaia di giocatori d’azzardo patologici, infiltrazioni della criminalità organizzata, evasione fiscale. Un problema che sta coinvolgendo sempre più giovani in una vera e propria schiavitù psicologica da cui è difficilissimo uscire. I percorsi di cura sono quasi sempre lunghi e, al dramma delle famiglie, si associano costi sempre più alti per il Servizio Sanitario Nazionale. Mi auguro che l’amministrazione torni sui suoi passi e prosegua sulla linea NO Slot avviata negli anni scorsi. Sgravare dal pagamento del Cosap i locali che dicono NO alle Slot, è un segnale politico ed etico decisivo per incoraggiare comportamenti virtuosi da parte dei cittadini e degli operatori economici e per essere vicini a quelle famiglie che vivono il dramma della dipendenza di un loro caro. Possiamo sicuramente discutere sulle modalità più efficaci per effettuare i controlli e contrastare l’elusione, che purtroppo si è registrata in questi anni, ma non possiamo rinunciare come Comune della terza città della Calabria a lanciare un messaggio di civiltà, per una società libera dal gioco d’azzardo e da tutte le forme di dipendenza."