Incontro a Nicotera con Gherardo Colombo
“Per accrescere il senso civico è fondamentale l’educazione senza repressione perché la storia insegna che essa è simile alla faida, non ha alcun senso e non porta a nulla”. Esordisce così Gherardo Colombo, 33 anni di toga alle spalle, durante l’incontro introdotto da Antonio Miceli e moderato dalla giornalista Orsolina Campisi.
“Per emarginare la criminalità organizzata serve più la repressione o l’educazione?”, organizzato, presso viale Castello, dal gruppo “Dopo le 22,00”. Per il magistrato che si è occupato di P2 e “Mani pulite”, l’illegalità può essere sconfitta attraverso il rispetto delle regole.
“Educare non è facile – afferma in una piazza affollata di gente –. Si deve iniziare educando alle regole, partendo dai ragazzi, più disponibili a cambiare idea. E’ molto più facile, infatti, che questi concetti siano accettati dai giovani che dagli adulti i quali hanno una storia dietro le spalle che li condiziona a differenza dei ragazzi che dovremo prendere per mano e accompagnare verso la comprensione delle norme”.
Capirle per rispettarle, quindi, perché per Colombo le regole, spesso, sono considerate solo un’imposizione e il senso civico una virtù eroica, una dura autodisciplina. Fortemente contrario alla repressione, il magistrato sottolinea come l’attuale carcere sarebbe inefficace perché non rieducherebbe il detenuto. “
Il 68 per cento delle persone che escono dal carcere – evidenzia – commettono nuovamente altri reati e ritornano in carcere. Ciò dimostra che la reclusione non ha successo”. Invece chi delinque dovrebbe, per Colombo, essere dislocato in un proprio spazio vitale, garantiti i diritti, fino quando non sarà pericoloso per la società. Il gruppo “Dopo le 22,00”, coordinato da Antonio Miceli, annovera fra i suoi componenti anche alcuni professionisti nicoteresi, indipendenti, autonomi e apartitici. Al suo interno vanta, tra gli altri, alte figure istituzionali in campo nazionale ed europeo.
Il gruppo, “senza padroni, che non vive di politica e non ha nulla da temere da nessuno”, si propone di conoscere e discutere di problemi legati al territorio, arrivando, magari, in un prossimo futuro a formulare delle proposte. Nato nel 2014, ha già promosso importanti incontri con alte personalità del mondo della legalità e della giustizia. Nel primo anno, infatti, ha organizzato un incontro con l’allora procuratore di Reggio Calabria, Nicola Gratteri e lo scorso anno, una tavola rotonda con l’esperto di mafie, Enzo Ciconte, il procuratore, Alberto Perduca e il capo del Servizio centrale della Polizia di Stato, Renato Cortese. Nel mese di agosto ospiterà l’europarlamentare Laura Ferrara.