Seminario sul nuovo codice degli appalti alla Camera di Commercio di Vibo
Ampia la partecipazione di imprese, professionisti e funzionari pubblici, registrata al seminario sul nuovo codice degli appalti svoltosi nei giorni scorsi presso la Camera di Commercio di Vibo Valentia.
L’importante momento formativo, organizzato dall’Ance Vibo Valentia in collaborazione con gli Ordini provinciali di Ingegneri ed Architetti, ha voluto analizzare il nuovo assetto normativo degli appalti pubblici sia con riferimento alle norme immediatamente applicative delle direttive europee recepite, sia con riferimento agli istituti giuridici per i quali è necessario attendere l’adozione di provvedimenti ministeriali o dell'ANAC.
L’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti - avvenuta il 20 aprile scorso – ha affermato il Presidente dell’Ance Vibo Valentia, Gaetano Macrì, ha di fatto aperto una nuova stagione nel complesso settore delle costruzioni, configurandosi come uno strumento necessario per imprimere una svolta in termini di semplificazione, trasparenza e legalità.
Nonostante i buoni propositi però, diversi sono gli aspetti critici che presenta la riforma a partire dalla mancanza di un adeguato periodo transitorio tra la vecchia e la nuova normativa che sono stati evidenziati anche negli interventi di apertura del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Romano Mazza e del Presidente dell’Ordine degli Architetti Fabio Foti.
Se da un lato infatti l’Ance e tutti gli addetti ai lavori, salutano con favore le novità riguardanti il ruolo sempre più centrale dell’Anac che con l’affidamento di nuovi compiti diventa una vera Authority di regolazione del settore, la riduzione e la qualificazione delle stazioni appaltanti, l’affermazione della centralità del progetto quale strumento fondamentale intorno cui costruire una migliore e più qualificata domanda pubblica e la conferma a regime dell’istituto dell'anticipazione del prezzo a favore delle imprese, dall'altro ci sono diverse criticità, a partire dalle regole sul subappalto, che bisogna affrontare in attesa della pubblicazione dei decreti attuativi.
Criticità e innovazioni dunque che sono state approfondite da due relatori presenti all’iniziativa, l’avvocato Candidi dell'Area Legislazione Opere Pubbliche dell’ANCE Roma e l’avv.to Ferraro, funzionario Anas ed esperto in materia di appalti pubblici, i quali hanno esplicitato tecnicamente le regole relative ai nuovi criteri di aggiudicazione, al nuovo subappalto, le implicazioni della regola che impone di guardare agli ultimi cinque anni di fatturato (e non più agli ultimi dieci anni) per sottoscrivere il contratto Soa, l’istituzione dell’albo dei commissari presso l’ANAC ed il criterio del sorteggio.
Ampio spazio è stato dato infine ai quesiti dei partecipanti finalizzati a risolvere casi pratici generati dalla sovrapposizione di normative nel periodo transitorio ed a favorire la condivisione delle tematiche e delle problematiche tra gli addetti ai lavori presenti.
Se si vuole far ripartire il comparto – ha concluso il Presidente ANCE Vibo Valentia Macrì - è necessario che il quadro normativo e regolatorio sia capace di dare un impulso positivo al mercato della domanda pubblica, ristabilendo certezza, trasparenza ed efficienza nell’operato delle stazioni appaltanti e promuovendo la concorrenza e la competitività delle piccole e medie imprese fortemente penalizzate dalla nuova riforma.