Duplice tentato omicidio a Lamezia, un fermo della Dda
Si sarebbe fatta luce su due tentativi di omicidio, quello di Giuseppe Morello (44 anni) e Pasquale Saladino (64), avvenuti rispettivamente nel novembre e dicembre del 2011 a Lamezia Terme. Le indagini condotte durante tutti questi anni avrebbero difatti permesso di individuare il presunto esecutore del gesto criminale oltre che di delineare il contesto in cui l’evento maturò.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme hanno notificato stamani un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Dda del capoluogo, a carico del 30enne Angelo Francesco Paradiso, alias “Ciccuzzu”, che è accusato di tentato omicidio in concorso premeditato e aggravato dalle modalità mafiose.
Secondo gli inquirenti, l’uomo, che ieri è comparso davanti al Gip per l'udienza di convalida e si è avvalso della facoltà di non rispondere - avrebbe programmato, organizzato e compiuto direttamente i due tentati omicidi in cui, tra l’altro, in uno di loro rimase anche ferito un bambino.
Gli investigatori, basandosi anche su quanto dichiarato da alcuni collaboratori di giustizia, lo considerano un esponente delle cosiddette nuove leve e che avrebbe fatto parte di un gruppo criminale attivo nel quartiere di Capizzaglie.
Quanto ai due tentati omicidi contestatigli, il primo, Morello, all’epoca 39enne, fu ferito nel pomeriggio del 19 novembre del 2011 a Lamezia mentre si trovava a bordo della sua auto, contro la quale vennero esplosi 9 colpi di pistola, due dei quali lo attinsero alla spalla e al braccio sinistro. Saladino, invece, fu vittima di un agguato l’11 dicembre dello stesso anno, proprio nel quartiere Capizzaglie, davanti ad un supermercato, dove a sparare fu sempre una persona armata di pistola.
(Aggiornata alle 12:00)