A Siderno i “Popoli del mare”
Si è svolta il 16 luglio scorso nella città di Siderno la presentazione del saggio archeologico: “Popoli del Mare”.
Nella multiculturale sede dell’Associazione Culturale “L’Ariete” di via Gramsci, la manifestazione ha visto impegnata la sala gremita che non ha mancato di farsi sentire, ponendo decine di domande ad Oreste Kessel Pace, autore del libro, fino ad oltre le 23.00.
Il presidente dell’Associazione, la dottoressa Giuseppina Laura Dominici ha voluto presentare l’autore e concedersi una piccola relazione. Ne è scaturito un giovane studioso di Civiltà Antiche e scrittore (alla sua undicesima opera) che in oltre venticinque anni di carriera non ha certamente perso tempo (oltre dieci cartelle la biografia completa). Da giornalista a guida turistica, da organizzatore di premi e simposi di archeologia alla collaborazione in documentari per importanti reti nazionali come Canale 5, autore di reportage per testate come Famiglia Cristiana e Archeomisteri. Prolifico autore con quasi 30 romanzi, 60 racconti e poi centinaia di poesie a sfondo storico-mitologico, saggi e opere letterarie varie. I suoi undici libri (PALMI ANNO 2100, SAN ROCCO due edizioni, SCILLA due edizioni, RHEGION, ARTEMIDE, MYTHOS, POPOLI DEL MARE due edizioni, S. ELIA JUNIORE) venduti fino anche all’estero e presentati ai saloni internazionali del libro di Torino, hanno guadagnato i più importanti premi letterari della regione Calabria. Oreste Kessel Pace è anche destinatario di ben 4 riconoscimenti alla carriera ed all’impegno culturale.
Con le sue oltre cento pagine, 97 immagini, in carta patinata palatina elegante, il libro “POPOLI DEL MARE” (due edizioni in 4 mesi) presentato a SIDERNO contiene le preziose traduzioni di steli, papiri e altri reperti di faraoni come Ramses, traduzioni di tavolette sumere, ittite e altri reperti archeologici che hanno scritto la storia dell’Uomo.
Imperi perduti. Battaglie impressionanti. Eventi epocali. Antiche religioni. Guerrieri e migrazioni di popoli. Distruzioni di interi regni. Eroi. Miti scomparsi e dimenticati.
A partire dal IV millennio a.C. una coalizione di popoli provenienti dalla attuale sud Italia (di origine forse anatolica e indoeuropea stanziatasi nei millenni precedenti) per una serie motivi di ordine naturale e sociale, invadono praticamente tutti i territori (isole comprese) del mondo conosciuto e, soprattutto, il bacino centrale del Mediterraneo. Entrano, ovviamente, in collisione con i grandi imperi (ad esempio gli Egizi) e provocano sia la scomparsa di alcuni di essi, sia il decadimento e la rinascita di nuove civiltà con nuove caratteristiche antropologiche (ad esempio i Fenici).
Le domande dei presenti in sala si sono moltiplicate per quasi due ore, ininterrottamente, dando la possibilità a Kessel di entrare nel merito dei dettagli di queste civiltà sconosciute e di chiudere con un breve testo improvvisato che ha commosso e suscitato una lunga ovazione:
“Siamo fatti di mare, amici miei. Di mare! Il nostro sangue ha la salsedine. Proprio così. Siamo Civiltà del Mare, POPOLI DEL MARE. Lo sono stati i nostri antenati e lo siamo noi, oggi. Il mare riflette il nostro essere uomini fin nel profondo della nostra intimità sociale. Ci specchiamo in esso! La nostra immagine è quella dell’Umanità moderna. Non ci sono segreti. Non ci sono misteri. Solo e soltanto NOI: con i nostri errori e le nostre vittorie. Il mare riflette la vita e la morte. Non perché fanno parte dell’esistenza ma per il semplice fatto che, a volte, siamo noi a scegliere. Se provochiamo dolore nel nostro territorio e chiediamo aiuto al mare per spostarci in un altro, porteremo con noi il riflesso del dolore e faremo del male anche negli altri territori. Perché il mare non divide, non separa, non allontana, non lava le coscienze: le riflette e le conserva. Se uccidiamo le donne nel nostro mondo, lo faremo anche negli altri. Se siamo degli ignoranti che praticano la guerra nel nostro stato, faremo la guerra anche negli altri stati. Se massacriamo i bambini qui, lo faremo anche al di là del mare. Il mio libro dimostra che già 6 millenni or sono si commettevano molti errori ed il mare li amplificava. Ma attenzione: oggi esiste il male e la morte provocata dall’Uomo perché non abbiamo capito niente dai libri di storia. Tutto qui. Con un punto in più a nostro sfavore: oggi non lo facciamo per sopravvivere (come quasi sempre accadeva tra le civiltà più antiche) ma per motivi politici, economici, di fanatismo religioso ed altre ignoranze varie. Lo scopo più importante di fare ricerca e scrivere la storia, risiede nel capire gli errori del passato per correggere il presente e generare un futuro migliore.”
Un serata indimenticabile e unica per la città di Siderno, che non dimenticherà un incontro così proficuo, ricco di storia e umanità.
“Siamo oltremodo orgogliosi e soddisfatti di aver accolto nella nostra città uno scrittore e studioso internazionale come Oreste Kessel Pace” dalle parole del presidente Dominici “Sono momenti irripetibili che il mondo culturale di Siderno non dimenticherà facilmente. Un autore molto impegnato per un libro di cui nessuno dovrebbe privarsi. Grazie”.