Catanzaro, assalto a centro sociale: denuncia per possesso di una falce
Sono stati denunciati per detenzione illegale di arma bianca, dopo il ritrovamento di una vecchia falce, i giovani del collettivo Riscossa di Catanzaro, uno dei quali è stato accoltellato sabato da giovani appartenenti all'area dell'estrema destra. A riferirlo, in un comunicato, sono gli stessi appartenenti al collettivo . Dopo avere accompagnato in ospedale il loro amico ferito, e' scritto nella nota, ''la polizia, ha deciso di perquisire la nostra sede alla ricerca di 'armi ed esplosivi'. Perquisizione che si e' conclusa con il sequestro di una vecchia piccola falce ormai arrugginita, da noi conservata in quanto simbolo della tradizione e delle lotte del movimento operaio e contadino. E anche in questo caso, anziche' ricercare altrove la lama che aveva ferito il nostro compagno, la loro attenzione si e' concentrata su quel vecchio attrezzo, per il quale siamo stati denunciati''. ''Intorno alle 21.30 - e' scritto nella nota del collettivo in merito alla dinamica del ferimento - abbiamo notato un gruppetto di fascisti che ha iniziato a provocarci con insulti e minacce. Alle nostre rimostranze verbali il gruppetto fascista ha scagliato un mattone verso una finestra.
L'aggressione e' continuata con il tentativo, fallito, di assaltare la nostra sede. Trascorse un paio d'ore abbiamo notato che nuovamente il gruppo di fascisti, questa volta piu' numeroso, si stava avvicinando. Siamo usciti dicendo loro di allontanarsi anche per non arrecare disturbo al vicinato. Al che e' seguita una nuova aggressione nel corso della quale uno dei componenti del gruppo ha estratto un coltello e con estrema lucidita' e determinazione ha colpito il nostro compagno con due fendenti alla schiena''. ''Non e' piu' ammissibile - conclude la nota - che simili episodi possano essere considerati semplici risse del sabato sera o guerre fra bande. Ricordiamo che i fascisti hanno gia' provocato numerose aggressioni sfociate in episodi di violenza e intolleranza razziale e politica, rimasti a tutt'oggi impuniti anche per il silenzio delle istituzioni. Invitiamo pertanto la cittadinanza a vigilare e a mobilitarsi per impedire che simili spregevoli e gravi fatti non abbiano piu' a ripetersi''.