Lite Centro sociale “La Riscossa”, indagati non rispondono

Catanzaro Cronaca

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i tre giovani catanzaresi raggiunti da un'ordinanza cautelare nell'ambito delle indagini sui violenti scontri fra gruppi antagonisti di estrema destra e sinistra, verificatisi a Catanzaro il 30 ottobre 2010 e culminati nel tentato omicidio di un giovane, Ruben Munizza, di 28 anni, ferito con due coltellate alla schiena. Si tratta di Carmelo La Face, 33 anni, e Vincenzo Marino, 32, entrambi ristretti agli arresti domiciliari, e Salvatore Mazza, 30 anni, sottoposto all'obbligo di dimora nel comune di residenza. I tre, affiancati dall'avvocato Alessio Spadafora, sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari Maria Rosaria Di Girolamo, che ha firmato i provvedimenti cautelari a loro carico, per l'interrogatorio di garanzia durante il quale, pero', hanno scelto il silenzio. Il difensore ha insistito per l'acquisizione al fascicolo d'indagine della cartella clinica di La Face, che dopo la rissa riporto' la frattura di un braccio e fu ricoverato assieme alla vittima dell'accoltellmento, chiedendo inoltre la revoca delle misure cautelari. Il giudice si e' riservata la decisione, ma intanto, sempre su istanza del difensore, ha autorizzato La Face ad uscire di casa due ore al giorno per provvedere alle proprie necessita' dal momento che il giovane vive da solo. Nell'inchiesta, oltre ai tre cautelati, sono coinvolti anche altri due giovani per i quali, pero', il giudice non ha accolto la richiesta di misure avanzata dal sostituto procuratore Alessia Miele, titolare delle indagini condotte dalla Digos.