Paola: rete fognante, servito il 91%del territorio
Migliorare la vivibilità delle contrade e delle periferie; garantire qualità ed efficienza dei servizi; dotare l’intero territorio comunale di un sistema di collettamento dei reflui urbani utile a contrastare l’inquinamento delle aste torrentizie. Parola d’ordine: tutelare l’ambiente.
500 mila euro per il collettamento fognario dei reflui da insediamenti collinari e per la tutela ambientale di alcune aste torrentizie interessate da inquinamento. È quanto ha investito, attraverso l’ottenimento di fondi regionali, l’Esecutivo Ferrari per gli interventi effettuati sul territorio comunale di Paola. Ad oggi resta fuori, ma si interverrà presto, solo il 9% del territorio.
Da contrada Carusi, a nord, i cui fenomeni da sversamenti incontrollati interessavano il Torrente La Ponte ed il fosso Tordillo, al tratto nelle adiacenze della sponda a sinistra del torrente Palumbo; da contrada Castagnelle-Petraro i cui reflui interessavano il torrente Licciardo, in corrispondenza della SS 107, ed il fosso Vallone Carasco, alla località Tenimento, e le zone adiacenti il torrente manca di gatto, fino al comparto di Deuda, ubicato a sud del territorio comunale, confinante con il Comune di San Lucido. È di 3925 metri lineari la lunghezza della rete realizzata; 1085 metri in più rispetto a quanto previsto nel progetto preliminare.
In particolare, il programma d’interventi, ha mirato alla risoluzione delle problematiche relative al Vecchio Canale di scarico del depuratore, alla precarietà del sistema di smaltimento dei reflui tra la Casa Circondariale ed il villaggio turistico Bahia, e l’accertamento di un notevole numero di fabbricati non allacciati alla rete fognaria soprattutto nelle aree di influenza dei torrenti Scirocco, Palummo e Casale.