Il Festival etno jazz di Castrovillari entra nel vivo
“Suoni” Festival Etno Jazz XI edizione, in corso di svolgimento a Castrovillari con una prima parte del cartellone dedicata ad incontri, scambi e corsi di musica popolare in una parola “ Estadanza” a cura dell’Associazione Culturale Taranta Tradizioni Popolari con la supervisione di Lega Danza Uisp, che bissa il successo dello scorso anno. I corsi che si stanno svolgendo al Castello Aragonese di Castrovillari, sono tenuti da Pino Gala, ricercatore etnocoreologo, antropologo della danza che nel 1987 ha fondato l’Associazione Culturale “ Taranta” e dal 96 dirige la prima scuola nazionale di formazione per insegnanti di danza popolare. L’intento è quello di mantenere vivi balli e musiche tradizionali e soprattutto quell’atmosfera festosa tipica della tradizione popolare.
E se da una parte l’atmosfera è festosa, tipica della tradizione popolare, non è da meno al piano superiore del “Maniero”, dove sono ore frenetiche per per il M° Alfredo Biondo, che insieme a Sasà Calabrese, ha messo su un collettivo, la “Castrovillari Suoni Orchestra”, 40 elementi che accompagneranno gli artisti di questa edizione, Roberto Cherillo , Maurizio Morante, Mimmo Cavallaro, Pilar, Janice Watson ,Salvatore Cauteruccio ed il coro Soul Sighs Gospel Choir diretto da Elisa Brown. Un lavoro immane, un repertorio vastissimo, con musicisti della zona uniti da una grande passione, la musica. E la Proloco di Castrovillari , Ente organizzatore dell’evento insieme al Comune, ha dato spazio e credibilità ai due artisti calabresi che dopo mesi dedicati alla composizione, alla scrittura e al reclutamento dei musicisti, finalmente ne vedranno il frutto sul palco di questo Festival giunto come dicevamo alla undicesima edizione.
É giusto precisare che questa mole di lavoro fatta a monte, permetterà alla manifestazione di ospitare una figura di rilievo internazionale nel mondo della musica: Geoff Westley, musicista, compositore, arrangiatore, produttore, direttore di fama mondiale della London Symphony Orchestra, che in queste ore, nel Protoconvento francescano, sta assemblando gli orchestrali.
Intanto questa sera con inizio alle ore 21,30 andrà in scena “ Civita…in Vita” animazioni musicali e degustazioni gastronomiche. Giovedì 28 luglio si entra nel vivo del festival con un primo “set” allestito presso il Protoconvento francescano con “ Suoni d’autore” con Maurizio Morante, Roberto Cherillo e la “ Castrovillari Suoni Orchestra” diretta da Alfredo Biondo. Subito dopo il pubblico, accompagnato da un insieme di fiati, con un jingle scritto per l’occasione da Danilo Guido, si recherà nel vicinissimo Castello Aragonese, dove troverà un ensemble di musicisti che conoscono bene la musica popolare: Gerardo Bonifati, Camillo Maffia, Stefano Ferrante, Bonifacio Bellizzi ad accogliere il primo “Premio D’Autore”: Mimmo Cavallaro che si esibirà in qualche brano arrangiato per l’occasione da Angelina Perrotta.
Venerdì 29 sarà la volta del Tango, con arrangiamenti e direzione affidati a Geoff Westley, vero punto di forza del Festival per la sua caratura. In repertorio brani di Piazzolla, Gardel, Ginastera e tanti altri e con due splendide e importanti voci: Pilar, talento italiano cristallino e Janice Watson, famoso soprano inglese che si è esibita nei Teatri più prestigiosi del mondo. Fisarmonica solista, un figlio della nostra terra: Salvatore Cauteruccio. Ancora una partecipazione straordinare ad arricchire il palco: Angelo Guido, al pianoforte. A seguire nel Castello Aragonese troveremo una realtà musicala tutta calabrese: gli Amakora’ gruppo di musica etnopop formato da giovani talentuosi e con un grande amore per la propria terra e le proprie origini.
Partiti con la vittoria al Kaulonia Tarantella Future 2013, passati per il “Grand premio Manente” e dopo tanti concerti in giro per la Calabria, questi giovani musicisti in questi anni hanno studiato molto, hanno fatto tante esperienze, hanno sperimentato, hanno perfezionato il loro mondo musicale ma non hanno rinunciato ad indirizzare le loro nuove consapevolezze e conoscenze sulla musica che viene dalla loro terra, sulle parole e sui testi che hanno un significato profondo, che parlano di una cultura e di un mondo fatto di valori e di gente vera. Da questa consapevolezza nasce “Viva Sta Vita”, un inno alla vita e alla gioia di vivere, è un invito a sfruttare ogni goccia di attimo che cade nei nostri pochi giorni su questa terra...per cantare, ballare, sorridere alla vita ..per vivere di sorrisi… per amarci e amare. Undici brani che parlano di gioventù e spensieratezza, di incontri, di addii ma anche di arrivederci, dell’amore declinato in ogni forma, per la propria donna, per la propria terra, per le proprie origini… Testi originali che si accompagnano a testi della tradizione sapientemente “captati” dai racconti delle anziane signore dei nostri paesini.
Un disco ricercato anche negli arrangiamenti, mai banali e ricchi di strumenti della tradizione suonati però in modo moderno e innovativo, sonorità coinvolgenti che destano entusiasmo. Un incontro musicale di differenti suoni che scoprono, attraverso strumenti di diversa origine etnica, il piacere di stare insieme non solo alla tarantella e ai testi tradizionali. Un disco da ascoltare per capire che Sandro, Domenico, Francesco, Gregorio, Lev e Pietro, hanno saputo regalarci tanta buona musica ma anche un grande inno alla vita e che il popolo di “suoni” ascolterà venerdì 29 luglio alle ore 22,30 nello scenario suggestivo del Castello Aragonese.