All’Unical una ricerca innovativa sui ritardi nei voli aerei
I ritardi aerei sono purtroppo frequenti e chiunque usi questo mezzo per spostarsi lo sa bene. Nel mondo, infatti, circa il 20% dei voli arriva in ritardo di almeno quindici minuti: un lasso di tempo che, oltre a creare disagi ai viaggiatori, comporta un aggravio di costi annui di diverse decine di miliardi di euro. Per queste ragioni, la previsione di tali ritardi assume una notevole importanza per le compagnie aeree, le autorità nazionali del volo e i viaggiatori.
Qualcosa, però, presto potrebbe cambiare. Il merito è di un gruppo di docenti e ricercatori del DIMES dell’Università della Calabria e della start-up calabrese DtoK Lab, che ha studiato un modello di analisi, basato su tecniche di machine learning, e realizzato un sistema software, fondato sullo stesso modello, per la previsione dei ritardi aerei dovuti a cause atmosferiche.
Il sistema ha mostrato la migliore accuratezza tra quelli realizzati finora (incluso un modello sviluppato di recente da un gruppo del MIT di Boston) e un’affidabilità di previsione superiore all’85%.
Ma cos’ha di particolare? Usa i dati del volo e le previsioni del tempo, dal momento della partenza fino alla destinazione, per stimare l’eventuale ritardo dell’aeromobile.
Attraverso il suo utilizzo i viaggiatori potrebbero conoscere la possibilità di ritardo dei loro voli; gli aeroporti e le società di gestione del traffico aereo civile potrebbero utilizzare il sistema di previsione per migliorare la gestione del traffico aereo; i sistemi di vendita on-line di biglietti aerei potrebbero suggerire la scelta di voli meno soggetti a ritardo.
I risultati della ricerca svolta sono stati pubblicati sull’importante rivista americana ACM Transactions on Intelligent Systems and Technology (http://dl.acm.org/citation.cfm?id=2888402).
Futuri utilizzi reale del sistema, in aggiunta ai vantaggi e alle ricadute evidenziati, potranno ulteriormente dimostrare l’elevato grado di impatto innovativo delle attività scientifiche dei docenti e dei ricercatori dell’Università della Calabria.