Graziano: sulla viabilità calabrese Renzi prenda impegni seri

Cosenza Infrastrutture
Graziano

“Il premier Renzi venga qui, nella Sibaritide, a dire la verità e a prendere impegni concreti con i cittadini. La Calabria non finisce nelle corsie dell’autostrada A3, ma ha problemi di mobilità ben più importanti e gravi”.

Si è così espresso il presidente nazionale del movimento Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano, al termine del proficuo dibattito dal titolo “Sybaris delenda est? – Proposte contro l’isolamento”, tenutosi presso la Sala conferenze del Museo archeologico di Sibari e promosso dal coordinamento provinciale del CCI. Alla manifestazione, presieduta dallo stesso Graziano, hanno partecipato il coordinatore provinciale del movimento, Aldo Marino, e il presidente onorario, Giuseppe Siciliano. Che, partendo dagli ultimi e allarmanti dati Svimez sullo spopolamento dei territori, hanno sollevato la grave situazione sociale che si sta delineando nel nord-est della Calabria, provocata proprio dalla mancanza di una rete viaria e di trasporti che favorisca il collegamento diretto e veloce del territorio con il resto del Paese.

“Il Corridoio est, ad esempio, l’ammodernamento della direttrice ionica che attraversa la Sibaritide e tocca ben tre capoluoghi di provincia (Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria), continua a rimanere una chimera, nonostante ci siano i progetti esecutivi e i soldi per poter finanziare l’opera, evitando così l’impoverimento e la desertificazione di una delle aree più ricche e prolifere della nostra regione. – continua ancora Graziano in una nota stampa – L’ammodernamento della SS 106 - che non si realizza con la creazione di cunette, muri e rotonde - è un obbligo di chi ci Governa. E anche la Regione Calabria dovrebbe essere più incisiva e concreta nell’affrontare il problema della mobilità. Ecco perché Il Coraggio di Cambiare l’Italia, di fianco ai sindaci, ai sindacati e alle associazioni che da tempo si battono su questa tematica, si farà portavoce in tutti i Comuni della costa ionica calabrese, della questione SS 106 che poterà all’attenzione di Regione, Parlamento e Governo”.

Sono intervenuti, inoltre, i sindaci di Rossano, Stefano Mascaro, e Amendolara, Antonello Ciminelli, l’assessore ai trasporti del comune di Cassano all’Jonio, Rossella Iuele, il presidente regionale della Cisl-Anteas, Fiore Madeo, il responsabile del Resort Minerva – Sibari in rappresentanza degli esercenti turistici della Sibaritide, Luigi Sauve, ed il presidente dell’Associazione Basta vittime sulla Statale 106, Fabio Pugliese. Tutti concordi nel voler intraprendere una battaglia di coesione territoriale che miri ad affrontare e portare a compimento un progetto di ammodernamento dell’intera rete stradale, ferroviaria e aeroportuale ormai essenziale e non più prorogabile per la Sibaritide. In oltre due decenni - questa la chiosa del sindaco Ciminelli – sulla Statale 106, così come sull’aeroporto e sulla ferrovia ionica è stata fatta tanta filosofia, ora è il tempo dei fatti senza più attese che potremo ottenere solo attraverso una grande alleanza territoriale tra Istituzioni, imprenditoria e parti sociali.

Dunque nelle prossime settimane, il movimento de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, facendo seguito all’iniziativa odierna che ha fatto registrare la presenza di diversi rappresentanti istituzionali del territorio del basso e dell’alto Jonio, del Pollino e della Sibaritide, e raccogliendo anche la proposta lanciata dal presidente di Basta vittime sulla SS 106, Fabio Pugliese, si farà promotore presso tutti i Consigli comunali della costa ionica calabrese, da Rocca Imperiale a Reggio Calabria, dell’approvazione di una delibera che chieda al Governo Renzi di avviare da subito i lavori sul Megalotto 3 e di prevedere, attraverso un impegno concreto, la realizzazione del raddoppio della SS 106 su tutto il territorio calabrese.