Arcigay Cosenza deluso per il mancato patrocinio di Comune e Provincia
Il Comitato EOS Arcigay di Cosenza, attraverso un comunicato ha reso noto di essere “rammaricato e deluso” per il fatto che il Comune e la Provincia bruzia non abbiano “di fatto donato il loro Patrocinio gratuito, che null’altro sarebbe stato se non un appoggio morale ed emotivo al 2° Gay Pride Calabrese” conclusosi a Tropea”.
“Le attività di apertura – sottolineano dal comitato - hanno, tuttavia preso il via il 28 Luglio, con una serie di convegni tematici, in particolare: sui diritti civili, sulla dimensione emotiva dei giovani in questo periodo storico e su un importante documento programmatico quale è La Carta di Reggio. Qualcuno pensa che i Gay Pride siano solo espressione di esibizionismo e baldoria fine a sé stessa. Dietro l’organizzazione di un Pride c’è impegno, dedizione, cultura e voglia di informare per combattere ogni forma di ignoranza”.
“L’ultimo momento di un Pride, che per molte associazioni arriva dopo uno o più anni di duro lavoro e impegno sociale – ribadiscono dall’Arcigay – è la manifestazione con carri e arcobaleni, con musica e tacchi n° 44 sfavillanti, proprio a rappresentare la gioia di essere sé stessi e non schiavi di giudizi e pregiudizi, che fin troppo spesso costringono a restare nascosti dietro maschere di ipocrisia e menzogna; la gioia di essere persone consapevoli e motivate ad ottenere diritti di pari opportunità in ogni ambito e pronte a lottare, per questo, con il sorriso sulle labbra”.
Il comitato puntualizza poi “che nessun sostegno di natura economica è stato chiesto ai primi cittadini calabresi né alla Provincia cosentina, ci duole che di fronte ad eventi così importanti per la nostra regione ci sia giunto esclusivamente il silenzio assordante dal Comune di Cosenza, che ci ospita nella Casa delle Culture dal 2001 e dalla Provincia”.
“D’altro canto – concludono - il periodo in cui sono tutti pronti ad offrire lusinghe e a manifestare attenzioni nei confronti dei bisogni dei cittadini è trascorso … Le elezioni si sono concluse da oltre un mese … Abbiamo peccato di tempismo”.