Depurazione. Ferrara (M5S): “Gentile arriva tardi, il Movimento denuncia da mesi”
"In Calabria sono in arrivo nuove pesanti sanzioni a causa della disastrosa gestione degli impianti depurativi, il Movimento 5 Stelle lo sta dicendo da mesi ormai. Dov'era in questi mesi il senatore Antonio Gentile che solo ieri si è accorto di quanto in Calabria i vari governi regionali, compreso quello presieduto da Scopelliti, suo alleato del tempo, hanno disperso ingenti somme, circa duecento milioni di euro, destinate al riefficientamento del comparto?".
Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, che fin dal suo insediamento sta portando avanti una battaglia per un sistema depurativo ottimale e una maggiore trasparenza nell'uso dei fondi nazionali e comunitari destinati a questo settore, interviene circa le dichiarazioni del sottosegretario all'Economia sulla mala depurazione in Calabria.
"Certa vecchia classe politica calabrese non brilla certo per tempismo. Il primo agosto, a stagione balneare già terminata possiamo dire, Gentile lancia l'allarme ai calabresi sulle procedure d'infrazione destinate alla Calabria. Questo suo improvviso interesse si sarebbe dovuto manifestare quando era governatore della Calabria anche il suo alleato Scopelliti. Così come avrebbe dovuto continuare a battere i pugni sul tavolo quando Oliverio, in piena continuità con la precedente amministrazione, ha dimostrato di preferire interventi tampone ed emergenziali anziché intervenire in maniera strutturale ed integrata. Ai calabresi – continua la Ferrara - viene negato il diritto ad un mare pulito, alla salute e alla corretta informazione su come sono stati spesi i flussi di denaro arrivati dalla Comunità europea per la riqualificazione degli impianti. Chi era al Governo ieri e lo è ancora oggi, dovrebbe ricercare, anche fra i propri compagni di partito e coalizione, i responsabili di questa drammatica situazione, chiedere maggiore controllo sui Comuni destinatari di finanziamenti e che ancora non sono in regola con l'ultimazione dei lavori sui depuratori. Invece si preferisce intervenire, anche troppo tardi, su giornali e televisioni senza dare un reale contributo alla risoluzione del problema della mala depurazione che attanaglia il nostro territorio".