Reggio Calabria: i comunisti contro Falcomatà
Gravi critiche all’operato del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, da parte del Partito comunista federazione di Reggio Calabria, che focalizza la sua attenzione soprattutto su un bando che avrebbe dovuto garantire un’assunzione a 35 lavoratori, in merito così si esprime la sezione di Reggio: “desideriamo chiedere direttamente al sindaco Falcomatà che fine abbia fatto il tanto strombazzato bando per l’assunzione di 35 lavoratori indetto, su diretta indicazione della sua amministrazione, dall’AVR, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti nella città di Reggio – si legge nel comunicato stampa – un bando che fu propagandato ai quattro venti come concreto esempio di legalità e trasparenza. Come noto, ad oggi, dobbiamo registrare che su quel bando, la trasparenza e la legalità insieme alle migliaia e migliaia di reggini che avevano, con fiducia, presentato la domanda possono drammaticamente attendere”.
“Con grande sdegno e profonda indignazione, denunciamo che dopo oltre 14 mesi dalla data di scadenza della presentazione delle domande del bando in questione fissata, addirittura, nel I giugno 2015 non si è saputo più niente, nulla di nulla: un assordante e indecente silenzio. – continua la nota stampa – Tenuto conto che parliamo di legalità e trasparenza chiediamo formalmente all’AVR e alla fallimentare giunta Falcomatà di pubblicare gli elenchi dei lavoratori assunti, in maniera tale da fugare qualsiasi dubbio sulla natura delle assunzioni; pertanto, non si nascondano dietro un fantomatico rispetto della privacy o altre amenità del genere”.
“Noi comunisti siamo sempre più persuasi del necessario ritorno, nella città di Reggio, alla gestione diretta del servizio della raccolta dei rifiuti in quanto, oltre ad essere più economico per la collettività, rappresenta certamente una ferma garanzia di trasparenza e legalità che molti citano, ma, appunto, pochissimi vogliono realmente o applicano concretamente”.