Tropea, direttrice Teatro d’Amare riceve Premio Gaber

Vibo Valentia Tempo Libero

La direttrice organizzativa della rassegna “Teatro d'aMare” (che si tiene in questi giorni al Teatro del Porto di Tropea, organizzata da LaboArt e Libero Teatro) Maria Grazia Teramo ha ricevuto in questi giorni un prestigioso riconoscimento: il Premio Gaber per le nuove generazioni. Libertà è partecipazione: così i bambini della Scuola Agazzi di Vibo Valentia si sono muniti di bus, pazienza e tenacia e sono partiti alla volta di Arcidosso (Grosseto), dove per la settima volta si teneva il Premio Giorgio Gaber per le Nuove Generazioni, organizzato dal Teatro Stabile di Grosseto in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber e l'Unicef.

Il premio è stato assegnato il 5 agosto ai progetti più meritevoli tra i partecipanti e proprio i piccoli della Agazzi hanno vinto nella sezione dedicata alle scuole elementari. Il laboratorio teatrale è curato da ormai tre anni da Maria Grazia Teramo (attrice, regista e presidente dell'associazione culturale LaboArt Tropea); e proprio dalla sua penna e da quella del suo assistente Francesco Carchidi è venuto fuori il testo “Abbasso la mafia”, liberamente tratto da un racconto di Marco Rizzo.

In questa allegoria parodica e grottesca, i mafiosi del paesino immaginario di Castelgallo, che da tempo vessavano la cittadina, cominciano a trasformarsi in veri scarafaggi, ammonendo gli abitanti sulla loro presunta fama di “Uomini d'onore”, questa sorte toccava anche a chi, per un motivo o per un altro si macchiava di omertà. Sarà Alberto (un piccolo bambino vittima di bullismo) a rendersi conto che la bontà degli intenti è in grado di ribaltare anche il più solido dei regimi.

La rappresentazione, portata a termine dopo diversi mesi di lavoro, ha visto emozionarsi ed emozionare in scena i ventitré alunni del corso di Teatro della Scuola Agazzi, giunti sul palco il 12 maggio, tra gli applausi del pubblico colpito da un lavoro sul testo così ben svolto e dall'interpretazione dei ruoli impeccabile considerata l'età dei protagonisti, su un argomento spesso ritenuto “da grandi”.

Proprio la Scuola Agazzi, nei suoi 44 anni di attività, si è sempre distinta per il suo metodo alternativo di insegnamento, un metodo che coinvolge spesso e volentieri attività trascurate dai programmi ministeriali, inserendoli con merito all'intero dell'offerta formativa.