Comune Cosenza: è piaciuto il trekking urbano
Oltre trecento persone hanno partecipato domenica scorsa alla Giornata del trekking urbano a Cosenza. Sulle orme dei moti risorgimentali e del sacrificio di tanti giovani idealisti tra cui i fratelli Attilio ed Emilio Bandiera, il percorso scelto dall’Amministrazione comunale ha voluto celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, offrendo ai partecipanti la visione di scorci inediti del centro storico e una partecipata lettura dei fatti storici svoltisi nella città dei Bruzi. La passeggiata, durata quattro ore, si è svolta sotto la regia dei funzionari Bernardino Pandolfo e Leo Acri, con l’attenta scorta di due componenti della polizia municipale in bicicletta. A condurre sapientemente il drappello di concittadini per viottoli, scale, musei, è stata l’attrice Francesca Marchese, accompagnata nei momenti di recitazione dal Maestro Cesare Tenuta alla chitarra. La Marchese ha interpretato, tra l’altro, versi tratti da “Un viaggio d’incanto” di Kazimira Alberti, viaggiatrice del Grand Tour che si fermò a Cosenza nel 1945 e che rimase affascinata dall’incontro dei fiumi Crati e Busento e dal suono delle loro acque. Punto di partenza non poteva che essere l’Ara dei Fratelli Bandiera. Qui e successivamente in altre “stazioni” del viaggio, Gianni Macrì, dipendente comunale con la passione per la recitazione, ha letto brani di una lettera di Emilio Bandiera dal carcere. Quindi, zaino in spalla verso le interessantissime mete: il Museo dei Brettii e degli Enotri, la Pinacoteca di Palazzo Arnone, la Chiesa di rito bizantino del Santissimo Salvatore, il ponte delle Chianche, la Chiesa San Francesco D’Assisi, Portapiana, gli Archi di Ciaccio, piazza XV marzo e, infine, piazza Duomo. Molte le scoperte e le riscoperte che hanno fatto della giornata un piacevole stacco dalle occupazioni quotidiane, in compagnia di amici o di perfetti sconosciuti, ma accomunati dalla passione per il vivere sano e dall’amore per la propria città. Il trekking urbano ha dato modo di riscoprire il centro storico sotto una luce diversa, quella dei chiaroscuri dei lampioni, ma soprattutto quella della interpretazione storica dei muri più umili come dei monumenti più importanti.
Il lungo percorso è stato apprezzato da tutti i partecipanti, anche se al traguardo la selezione naturale ne ha visti arrivare solo un centinaio. L’esperienza ha coinvolto, com’era nelle intenzioni degli organizzatori, tutti i sensi. Non ultimo il gusto, grazie ad un piatto di pasta e ceci e a d un bicchiere di vino offerti, in piazza Duomo, dal titolare del ristorante Calabriabella, ancora una volta partecipe con generosità delle iniziative cittadine. Entusiastici i commenti del giorno dopo anche sul web, nei forum e sulla stampa online. Al prossimo anno.