Il Cipe approva il progetto definitivo della nuova Statale 106

Calabria Infrastrutture

Il Cipe ha approvato il progetto definitivo del primo lotto del cosiddetto “Macrolotto 3” della Strada Statale 106, relativo al tratto di 18 chilometri compreso tra Sibari-Roseto Capo Spulico, e definito il finanziamento necessario per il completamento dell’intero intervento.


L’annuncio è arrivato direttamente dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la riunione convocata per oggi del Comitato interministeriale per la programmazione economica al termine della riunione del Consiglio dei Ministri che era prevista per le 17 presso la Sala Verde di Palazzo Chigi.

La delibera sancisce la pubblica utilità dell’importante infrastruttura viaria che determinerà l’ingresso in Calabria nella Nuova Ss 106 che nel tratto pugliese e lucano è stata già completamente ultimata.

“Rispettiamo così – ha detto il premier rivolgendosi al Presidente della Giunta, Mario Oliverio, che era presente alla seduta - un impegno assunto nei confronti della Calabria, facendo oggi un concreto passo avanti nella realizzazione di una struttura strategica per il Paese”.

Il governatore, dal canto suo, ha dato atto a Renzi e al Ministro Delrio “di avere posto fine ad una telenovela che durava dal 2007. Oggi - ha commentato Oliverio - si apre la fase della realizzazione di una importante infrastruttura che collega il Corridoio Adriatico con l’A3 e rende la Calabria più accessibile”.

“BASTA VITTIME”: GIORNATA STORICA PER LA CALABRIA

Esulta, nel frattempo, anche l’associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 dopo aver appreso l’importante notizia. “L’atto di istituzione della strada Statale 106 Ionica - affermano - è stato emanato durante il fascismo, precisamente il 17 Maggio del 1928, con il provvedimento costitutivo numero 1.094. Vennero realizzati 415 chilometri di strada che ad oggi, dopo circa un secolo, sono rimasti in larga misura invariati e, proprio per questo, la S.S.106 si è purtroppo guadagnata la triste nomea di strada della morte diventando negli ultimi 5 anni di fila la strada più pericolosa d’Italia”.

In occasione di questo storico evento l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, con la disponibilità dell’esecutivo Gerace e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Corigliano, con una delegazione ristretta del Direttivo è salita sulla Torre più alta del restaurato Castello Ducale della cittadina ionica, la Torre Mastio per dar vita ad una iniziativa simbolica ed originale: far suonare per ben due volte una sirena.

La prima volta la sirena ha emesso un suono, avvertito nell’intera piana, rivolto a Nord in segno di gioia: “perché da oggi – spiegano dall’associazione - dal nord della Calabria inizieranno ufficialmente i lavori per l’ammodernamento della S.S.106: una nuova strada a quattro corsie, due per ogni senso di marcia, con spartitraffico centrale che l’intera Regione attendeva, appunto, da circa un secolo”.

La seconda volta, invece, la sirena ha emesso un suono diretto a Sud in segno di sveglia: “perché da oggi le comunità a sud di Sibari dovranno iniziare una battaglia civile e pacifica affinché la Nuova Strada Statale 106 arrivare a Crotone e poi da Crotone fino a Reggio Calabria, in modo che anche a sud possano essere al più presto avviati i lotti da ammodernare della S.S.106”.

“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha voluto infine dedicare l’avvio dei lavori della più imponente infrastruttura prevista nei prossimi anni nel Sud Italia, da un investimento previsto di 1,2 miliardi di euro, alla memoria di tutte le vittime decedute sull’arteria. “Finalmente – hanno affermato dall’Associazione - lo Stato interviene per iniziare un processo di ammodernamento una importante arteria viaria che costituisce oggi la più grande strage di Stato della storia repubblicana”.