Immigrati: Dna indaga su organizzazione internazionale
La recrudescenza del fenomeno degli sbarchi clandestini sulla costa crotonese e' balzata all'attenzione della Procura nazionale antimafia. Lo ha rivelato il procuratore della repubblica di Crotone Raffaele Mazzotta parlando dei numerosi approdi avvenuti dall'inizio dell'estate sul litorale ionico, da quando, in pratica, l'accordo stipulato tra Italia e Libia per contrastare l'arrivo dei clandestini ha indotto gli scafisti a scegliere nuove rotte: quelle che partendo da Turchia e Grecia conducono appunto al territorio crotonese. I diversi fascicoli d'indagine aperti dalla Procura di Crotone sugli sbarchi degli ultimi tempi sono stati affidati al sostituto procuratore Nicola D'Amato ma hanno attirato l'interesse della Direzione nazionale antimafia che sul tema nei giorni scorsi ha tenuto un vertice a Roma presieduto dal procuratore Piero Grasso al quale, oltre allo stesso D'Amato, hanno partecipato i vertici delle Procure distrettuali antimafia di Lecce, Bologna, Milano, Messina e Catania. In quella sede e' stata ipotizzata l'esistenza di un'associazione criminale che si occupa del traffico di esseri umani a livello internazionale, molto ben organizzata e che mette in conto anche la possibilita' di perdere natanti di notevole valore economico, come i velieri approdati di recente sulle coste crotonesi, mentre gli scafisti tentano ogni volta di occultarsi tra gli immigrati.