A Belvedere Marittimo presentato il libro “Enzo Tortora. Lettere a Francesca”
Il Comune di Belvedere Marittimo, nel cosentino, ha presentato ieri, nel Salone di Rappresentanza Palazzo Spinelli, il libro “Enzo Tortora. Lettere a Francesca”.
“Guarda per me il mare, baciami un fiore”. Tra la rabbia, l’umiliazione e l’indignazione, il famoso conduttore televisivo, detenuto ingiustamente nel carcere di Regina Coeli, nelle lettere alla compagna Francesca riesce a stento ad esprimere qualche desiderio che commuove e ci riporta indietro, a quel fallimento giudiziario tutto italiano.
Nel libro potremmo disegnare la geografia dei sentimenti di Tortora, accusato di essere un camorrista e costretto a vivere in pochi metri quadri con altri detenuti, senza ora d’aria per paura dei reporter nascosti sui tetti, accaniti sostenitori di una colpevolezza mancata.
“La lotta fra me, innocente, e l’accusa, impegnatissima a dover dimostrare il contrario (un altro aspetto di questa farsa italiana), durerà a lungo” scrive. Una consapevolezza che è solo una delle quarantacinque dichiarazioni di innocenza, che descrivono i suoi stati d'animo, ma anche le sue condizioni fisiche. Un incontro d'autore unico per guardare al futuro in maniera diversa, con memoria di una storia che non dovrà più ripetersi.
Presenti all’iniziativa Francesca Scopelliti, compagna e Presidente della Fondazione Enzo Tortora, il Radicale Enzo Paolini, il Sindaco di Belvedere Marittimo Enrico Granata, l’Assessore alla Sanità, Servizi Sociali, Politiche Giovanili ed Attività Produttive del Comune Maria Rachele Filicetti, e Maria Donato, membro della Biblioteca Civica.