Ceravolo, appello alle istituzioni sugli eventi sismici
“Esprimo la mia, ma penso sia nel pensiero di tutti i Vibonesi, solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma, siamo vicine al loro dolore e a gran voce così come lo feci negli passati, già nel 2003, nel 2006 e nel 2009, con il supporto della stampa locale chiedendo alle Istituzioni: “Ma siamo pronti, siamo prevenuti, siamo informati sui vari piani di pronto intervento, sui piani di evacuazione, noi che viviamo su terreno ad alto concentrato sismico“.
E’ quanto scrive Giuseppe Ceravolo, presidente dell’associazione Socio-Culturale e di Solidarietà “Corrado Alvaro” di Pizzo.
“Da informazioni assunte – continua la nota - apprendo che il 70 % delle costruzioni nel nostro paese non e in regola con le norme più elementari antisismiche, non paragonabili e non entrerò neanche in merito a quelli del Giappone, distanti anni luce, dove questi, le costruzioni, grattacieli con oltre 30 piani , possono sostenere fortissime scosse di magnitudo otto della scala Mercalli senza la perdita di vite umane o animale e senza destare preoccupazioni esagerate e serie".
"Siamo a conoscenza - prosegue - che qui da noi, nel vibonese ma direi in tutta la nostra Calabria, oltre agli abusivismi consumati in questi anni ,ci sono costruzioni “sanate” con le varie leggi di comodo, se ne contano oltremodo quasi 150 mila , e se mai ci fosse una calamità simile a quello del Lazio, non si troverebbe scampo alcuno , e aggiungo, per non parlare delle strutture pubbliche che secondo il rapporto fatto a suo tempo dal sottosegretario di stato addetto alla Protezione civile nazionale, Dott. Franco Barberi, la situazione ,quindi il quadro che si prospetta a noi Calabresi e molto allarmante".
"Pur comprendendo che il fattore crisi economica in atto non ci permetterebbe di usufruire di quelle enormi risorse che il Governo centrale tramite le Regioni negli anni passati mise a disposizione per opere preventive e di ricostruzione (e sappiamo tutti che fine hanno fatto) delle varie calamità abbattutosi nella nostra nazione in questi ultimi 30 anni, e non capisco oggi dove si vanno a prendere i miliardi di euro annunciati per metterci seriamente mano, ma certamente - aggiunge Ceravolo - ritengo sia inderogabile che siano assunti tutte le tipologie di salvaguardia della vita umana nel far si che altre tragedie non si consumino più".
Rinnovando la mia/nostra solidarietà e dolore per le famiglie di questa catastrofe - conclude - rinnovo e lancio l'appello alle istituzioni tutte, locali e regionali , di rivedere e controllare che queste particolarità e perplessità che provengono da un normale cittadino che come quasi tutti gli italiani si addolora e si rattrista nel rivedere quelle immagini di lutto e di strazio che cambiano in quelle famiglie e in quelle generazioni il corso della propria esistenza , chiedendo nell'immediatezza di adottare misure idonee per contrastare, salvaguardare con opere di prevenzione ed essere soprattutto informati, che considerata la natura, spesso devastante del fenomeno ,ritengo sia più che doveroso porsi degli interrogativi e quindi Intervenire. Non è accettabile e ne giustificabile ritardo alcuno, e rimane quasi inutile ,dopo, e solamente dopo, piangerci addosso. Spero questo ulteriore appello venga colto appieno prima che sia troppo tardi”.